Sì viaggiare, seconda tappa nei borghi delle Marche. Storia, arte ed enogastronomia per le vacanze perfette

Corinaldo, uno dei borghi delle Marche da visitare quest'estate
Corinaldo, uno dei borghi delle Marche da visitare quest'estate
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Sabato 12 Giugno 2021, 04:30

ANCONA Seconda tappa del viaggio nei borghi marchigiani alla scoperta di esperienze uniche che hanno come collante il paesaggio, l’arte, le persone e l’enogastronomia che si incontrano su questa terra. Oggi visitiamo Frontino, Corinaldo, Camerino e Ripatransone. Un viaggio che soddisfa la voglia di ripartenza di chi parte e, nel contempo, costituisce uno stimolo ad andare avanti per chi accoglie. Nasce proprio con questa duplice finalità la proposta di legge della giunta regionale delle Marche che mira al sostegno alle iniziative integrate di riqualificazione e valorizzazione dei borghi e dei centri storici delle Marche e promozione e sviluppo della rete dell’albergo diffuso. «Una proposta su cui puntiamo molto come strumento vincente per vivificare e dare impulso al turismo nelle aree interne», ha detto il presidente della giunta regionale Francesco Acquaroli. In questa direzione va anche Marchestorie, festival annuale di promozione e valorizzazione del patrimonio di tradizioni e saperi dei borghi delle Marche che si terrà dal 2 al 19 settembre 2021. I borghi si animeranno dal giovedì alla domenica, non resta che andare a vivere queste emozioni.

FRONTINO

Carpegna e Mutino fanno da sfondo all’arte francescana

Frontino è per popolazione il più piccolo Comune della Provincia di Pesaro e Urbino e dell’Unione Montana del Montefeltro.

Vanta i riconoscimenti di Borgo più bello d’Italia e Paese Bandiera Arancione. Il suo territorio rientra nell’appennino tosco-romagnolo e nella regione storica del Montefeltro, fa parte del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello e nella località Pian dei Prati è visitabile, nei mesi estivi, un Parco Faunistico. È dominato dal monte Carpegna mentre ai suoi piedi si estende la valle del fiume Mutino.Le pietre del fiume sono state utilizzate per erigere bellissime torri, le mura castellane e le fontane di Franco Assetto, artista torinese precursore della pop art ed ispiratore del “Baroque Ensembliste”, che lasciò gran parte delle sue opere al Comune di Frontino. Fiore all’occhiello della località è il duecentesco convento di Montefiorentino che secondo la tradizione fu fondato da San Francesco (1213) durante il suo passaggio nel Montefeltro. Dalla sua chiesa proveniva il Polittico di Alvise Vivarini oggi esposto alla Galleria Nazionale di Urbino. Il convento include un piccolo chiostro e conserva la rinascimentale cappella dei conti Oliva, costruita nel 1484, un vero e proprio capolavoro d’arte rinascimentale attribuito a Francesco De Simone Ferrucci da Fiesole, dove si trovano anche la splendida pala d’altare di Giovanni Santi, padre di Raffaello.

CORINALDO

Discese e salite ardite sulla storica Piaggia nelle mura cittadine

Corinaldo è un borgo situato nell’entroterra di Senigallia e sorge sulla sommità di un colle sulla riva sinistra del fiume Nevola. È inserito tra i Borghi più belli d’Italia e dei Paesi Bandiera Arancione, ed è Destinazione Turistica d’Eccellenza Europea. Corinaldo venne ricostruita letteralmente ex novo nel 1367, in seguito all’autorizzazione concessa da Papa Urbano V, con l’attuale cinta muraria, nella quale figurano elementi fortificativi attribuibili all’influenza stilistica di Francesco Di Giorgio Martini. Le mura cittadine sono riconosciute come le più imponenti e significative (912 mt.) della regione Marche. Il centro del borgo, dal carattere tipicamente medievale, è un susseguirsi di vie strette e abitazioni in laterizio; lo scorcio più caratteristico è la Piaggia, detta anche Cento Scale, che sale dritta fino alla Piazza del Terreno, sulla sommità del colle. Tra vari edifici religiosi e civili, si consiglia una visita alla Sala del Costume e delle Tradizioni popolari che conserva splendidi abiti realizzati ogni anno dalle sartorie dell’Associazione “Pozzo della Polenta”, in occasione della rievocazione storica della “Contesa del Pozzo della Polenta”, che si tiene il terzo fine settimana di luglio. La “Contesa” è la più antica rievocazione storica della Provincia di Ancona, che ricorda la vittoria riportata dai corinaldesi nel 1517 contro l’esercito dello spodestato Duca di Urbino Francesco Maria I della Rovere.

CAMERINO

Tesori architettonici, università e santi nell’antico centro

Le bellezze architettoniche, l’antica Università degli Studi di Camerino, il culto della Santa Camilla Battista Varano e il Convento di Renacavata con la presenza dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, nato proprio a Camerino nel 1528, le tradizioni culturali, gli impianti sportivi all’avanguardia e le bontà della cucina locale fanno di Camerino (Bandiera Arancione del Tci dal 2009) una meta di singolare attrattiva. È possibile visitare anche Palazzo Castelli (viale Giacomo Leopardi) e Palazzo Sabbieti (piazza dei Costanti) entrambi di proprietà dell’Università degli Studi di Camerino, il Planetario Unicam allestito negli spazi del Convento San Domenico e l’Orto Botanico “Carmela Cortini” dell’Ateneo istituito nel 1828 da Vincenzo Ottaviani, medico pontificio e professore di botanica e chimica presso l’Università. Simbolo di un intero territorio, Rocca Varano, oltre a essere un fortilizio la cui costruzione risale al XIII secolo, è uno dei monumenti più importanti e imponenti presenti nel territorio e il fiore all’occhiello di Camerino. Non solo strutture antiche ma anche edifici all’avanguardia, come l’Accademia della Musica “Franco Corelli” donata alla città dall’Andrea Bocelli Foundation. Da non perdere il nuovo allestimento del Polo Museale Pennesi che ospita una parte delle collezioni civiche e diocesane salvate dal sisma 2016. È recente il riconoscimento della Bandiera Gialla per il turismo plein air.

RIPATRANSONE

Belvedere naturale custodisce il vicolo più stretto d’Italia

Alta sul colle tra le valli del torrente Menocchia e del fiume Tesino, Ripatransone sorge in una posizione panoramica tanto bella da meritarsi il titolo di “belvedere del Piceno”. L’attrazione più nota è il Vicolo più stretto d’Italia, così piccolino da non avere nemmeno un nome: si tratta di una viuzza che rispetta tutti i canoni per essere considerata un vicolo (pavimentata, percorribile e con almeno una finestra o una porta che vi si affacci) ma che è larga solo 43 cm! Costruita e più volte rinforzata tra il XII e il XVI secolo, la cortina muraria di Ripatransone è una delle più ricche e articolate delle Marche con un perimetro di 2.418 m. Da visitare la Cattedrale, innalzata nel 1597 ma completata nel 1623, cui furono aggiunti nel 1902 la torre campanaria con sulla cima una statua del redentore in rame dorato, alta 7 metri. Particolarmente interessanti sono il Museo Civico e il Museo archeologico, che conserva numerosi reperti preistorici, piceni e romani, provenienti dal territorio comunale e dell’antico Ager Cuprensis. In questo territorio si producono olio extra vergine di oliva e vini DOC, quali il Falerio dei Colli Ascolani e il Rosso Piceno Superiore. Da gustare è il ciavarro, zuppa di legumi e cereali con condimento piccante.

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