Prigionieri dei treni bloccati dal fuoco sull'Ancona-Roma: «Quattro ore senza informazioni»

Prigionieri dei treni bloccati dal fuoco: «4 ore senza informazioni»
Prigionieri dei treni bloccati dal fuoco: «4 ore senza informazioni»
di Marco Antonini
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Mercoledì 6 Luglio 2022, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 07:34

ANCONA - Non c’è estate senza odissea lungo la linea ferroviaria Ancona-Roma. Non che d’inverno non ci siano criticità, ma con l’arrivo della bella stagione a peggiorare la situazione ci pensa la colonnina di mercurio che è arrivata anche a quaranta gradi. Lunedì l’ultimo episodio. A causa di una serie di incendi di sterpaglie a ridosso dei binari in prossimità di Narni, in Umbria, la circolazione ferroviaria, tra le tre regioni del centro Italia, è andata in tilt per molte ore. I focolai sono stati causati dal guasto all’impianto frenante di un convoglio ferroviario. 

Niente energia

Il transito dei treni e l’erogazione dell’energia elettrica sulla linea sono stati sospesi, dal primo pomeriggio, circa le 15,30, e fino a sera tardi, per agevolare il lavoro dei vigili del fuoco corsi sul posto a seguito della chiamata del personale Trenitalia. Dopo l’attivazione di un solo binario tra Terni e Orte, la circolazione è tornata regolare all’una di notte, quando è stato rimesso in funzione anche il binario dispari. Tante le conseguenze come il rallentamento fino a 350 minuti dell’intercity 540 partito da Ancona, che ha dovuto proseguire la corsa con il pullman; l’Intercity 546 è stato deviato a Perugia, via Terontola. Altri due Intercity sono partiti con 15 minuti di ritardo. Dieci regionali hanno riportato fino a 200 minuti di ritardo. Completano il bollettino: due Intercity e cinque regionali che sono stati limitati e hanno finito prima la loro corsa e un Frecciabianca cancellato. Colpiscono due storie di utenti che dovevano tornare a casa. E’ il caso di Martina Santoro che, con un post facebook lunedì sera, ha sintetizzato quello che ha vissuto. «Sono in treno dalle 13:55. Il primo Frecciarossa arriva a Roma con 20 minuti di ritardo e perdo l’Intercity che mi avrebbe portato a Fossato di Vico, in Umbria. Salgo sul primo regionale disponibile dopo mezz’ora – prosegue la giovane sui social - si ferma per un incendio tra Orte e Terni. Per un attimo gioisco perché riesco a salire sull’Intercity che avevo perso, fermo a sua volta nella stessa stazione. La voce automatica in treno rassicura che l’Intercity ripartirà dopo 30 minuti, cioè verso le 17. Così alle 19 dovrei essere a destinazione. Dopo due ore di attesa ci dicono che metteranno a disposizione dei pullman. Nessuno dice niente. Ripartiremo verso le 22:15. Solo in Italia». E’ la cronaca di una giornata al caldo ed evidenzia la difficoltà di spostarsi nell’entroterra. Basta un problema per mandare in tilt tutto. 

Binario unico

Marco Porta, di Cupramontana, era sul treno insieme a più di 200 persone che lunedì hanno scelto si spostarsi con i mezzi pubblici e non con la macchina. «Siamo rientrati nelle Marche dopo l’una di notte.

Ciò che ha lasciato l’amaro in bocca – denuncia – è stato il silenzio assoluto di Trenitalia che, dalle 19 alle 23, non ha sentito il dovere né umano, né etico, né professionale di far avere a quelle persone, in attesa a bordo di un treno fermo al binario 2 della stazione di Terni, il conforto della benché minima informazione su cosa si stesse facendo e con quali prospettive». Il raddoppio della tratta Ancona-Roma, nel frattempo, non è ancora realtà. Su 292 km, infatti, 127 sono ancora a binario unico. E l’odissea continua.

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