ANCONA - Non c’è estate senza odissea lungo la linea ferroviaria Ancona-Roma. Non che d’inverno non ci siano criticità, ma con l’arrivo della bella stagione a peggiorare la situazione ci pensa la colonnina di mercurio che è arrivata anche a quaranta gradi. Lunedì l’ultimo episodio. A causa di una serie di incendi di sterpaglie a ridosso dei binari in prossimità di Narni, in Umbria, la circolazione ferroviaria, tra le tre regioni del centro Italia, è andata in tilt per molte ore. I focolai sono stati causati dal guasto all’impianto frenante di un convoglio ferroviario.
Niente energia
Il transito dei treni e l’erogazione dell’energia elettrica sulla linea sono stati sospesi, dal primo pomeriggio, circa le 15,30, e fino a sera tardi, per agevolare il lavoro dei vigili del fuoco corsi sul posto a seguito della chiamata del personale Trenitalia. Dopo l’attivazione di un solo binario tra Terni e Orte, la circolazione è tornata regolare all’una di notte, quando è stato rimesso in funzione anche il binario dispari. Tante le conseguenze come il rallentamento fino a 350 minuti dell’intercity 540 partito da Ancona
Binario unico
Marco Porta, di Cupramontana, era sul treno insieme a più di 200 persone che lunedì hanno scelto si spostarsi con i mezzi pubblici e non con la macchina. «Siamo rientrati nelle Marche dopo l’una di notte. Ciò che ha lasciato l’amaro in bocca – denuncia – è stato il silenzio assoluto di Trenitalia che, dalle 19 alle 23, non ha sentito il dovere né umano, né etico, né professionale di far avere a quelle persone, in attesa a bordo di un treno fermo al binario 2 della stazione di Terni, il conforto della benché minima informazione su cosa si stesse facendo e con quali prospettive». Il raddoppio della tratta Ancona-Roma, nel frattempo, non è ancora realtà. Su 292 km, infatti, 127 sono ancora a binario unico. E l’odissea continua.
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