Marche, trappole in A14: il weekend
dell'esodo è da "Bollino nero"

Marche, trappole in A14: il weekend dell'esodo è da "Bollino nero"
di Domenico Ciarrocchi
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Venerdì 2 Agosto 2019, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 14:01

ANCONA - Altro che partenze intelligenti, si profila un weekend in fila sotto il solleone. Sono i giorni dell’esodo e il tratto marchigiano dell’A14 non sfugge alla regola.



Anche se è ormai abituato alla ribalta in negativo: dal casello di Fermo-Porto San Giorgio in giù le file sono all’ordine del giorno anche d’inverno e i disagi di chi si mette al volante accompagnano le cronache fra le parolacce degli automobilisti e gli incidenti. Un bollettino di guerra. Tanto che, sembra un paradosso, con il temporaneo smantellamento dei cantieri lungo le carreggiate per l’estate, il mese di agosto dovrebbe portare più traffico ma tempi meno biblici per arrivare a destinazione.

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Sotto la lente, in questo fine settimana, la parte meridionale del tracciato, in particolare fra Civitanova e Porto Sant’Elpidio verso sud e fra Pedaso e Fermo-Porto San Giorgio verso nord. Porto Sant’Elpidio e Fermo-Porto San Giorgio sono i caselli di uscita per chi si recherà domani al mega concerto di Jovanotti sulla spiaggia di Casabianca di Fermo.
 
Verrà rafforzato il servizio di viabilità e non mancheranno postazioni per la distribuzione di bottiglie di acqua refrigerata e cibo. I picchi di traffico, con l’arrivo di almeno 40mila fan, sono previsti a metà pomeriggio ma sia qui che in altri tratti il bollino nero, secondo quanto riferisce la polizia autostradale, riguarderà sia il pomeriggio di oggi che l’intera giornata di domani, per tornare al rosso dalla mattina di domenica. Un’allerta che fa il paio con gli altri tratti monitorati dalla polstrada, a partire da Marotta-Pesaro, con rischi di file in entrata e uscita a Fano, dove sono in corso i lavori sulle strade accanto al casello. Resta l’opera di smantellamento dei cantieri che hanno trasformato le carreggiate in provincia di Ascoli e, in parte, di Fermo in un percorso a ostacoli, un inferno per chi viaggia, ma anche un danno economico per chi si sposta per lavoro e paga il pedaggio per avere un servizio efficiente. Soldi gettati al vento, tanto che il deputato marchigiano di Fratelli d’Italia Francesco Acquaroli va in pressing sul ministro dei trasporti Danilo Toninelli, annunciando un’interrogazione che chiede un cronoprogramma certo sulla conclusione dei lavori e la sospensione del pedaggio almeno per la tratta Pedaso-Grottammare. Secondo Acquaroli «a un anno di distanza dell’incendio alla galleria Castelli, a poca distanza dal casello di Grottammare, è impensabile che ancora non si conoscano i tempi di fine lavori». Una presa di posizione analoga a quella di Enrico Cognigni, presidente degli autotrasportatori di Confindustria Centro Adriatico, che riunisce Fermo e Ascoli: parla di una regione «tagliata in due. Come si apre un cantiere si circola su una corsia sola mentre il traffico, in questo periodo dell’anno, continua a crescere ora dopo ora. I tempi di percorrenza raddoppiano». Il sabato da bollino nero non fa che girare il coltello sulla piaga, anche perché i lavori per la sicurezza, lungo la serie infinita di gallerie fra Pedaso e Grottammare, sono ormai in corso da un anno.

Con l’esodo, l’A14 delle Marche torna di nuovo sotto la lente dell’attenzione nazionale, a forte rischio figuraccia.

L’unica consolazione è lo sciopero a “singhiozzo” previsto dai casellanti per domenica e lunedì: funzioneranno solo Telepass e pagamenti automatici, magari c’è la possibilità di sfuggire, almeno una volta, al pedaggio.

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