Salta la fusione con DeVa, la Tod’s rimane in Borsa. Della Valle: «Ho ascoltato il mercato»

Salta la fusione con DeVa, la Tod’s rimane in Borsa. Della Valle: «Ho ascoltato il mercato»
Salta la fusione con DeVa, la Tod’s rimane in Borsa. Della Valle: «Ho ascoltato il mercato»
di Missimiliano Viti
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Domenica 11 Dicembre 2022, 03:55

ANCONA -Tod’s resta in Borsa. DeVa Finance, la società della famiglia Della Valle, che aveva promosso l’offerta pubblica di acquisto, ha annunciato che rinuncerà al delisting perché «ha preferito tenere conto delle indicazioni giunte dal mercato e non procedere a un’operazione che potesse essere ritenuta ostile o quantomeno not market friendly».


Tutto come prima


Tutto resterà come prima.

Prima del 3 agosto, quando DeVa Finance ha comunicato l’intenzione di rastrellare le azioni Tod’s sul mercato, offrendo 40 euro, per far uscire dalla Borsa di Milano il titolo del gruppo marchigiano del lusso. La società sarebbe dunque tornata privata: 90% Della Valle e 10% Delhpine, società controllata dalla famiglia Arnault, la stessa che guida il gigante del lusso Lvmh. Il prospetto informativo, avallato dalla Consob, indica anche un piano B: se l’Opa, l’offerta pubblica di acquisto, dovesse fallire, si procederà al delisting attraverso la fusione tra DeVa Finance e Tod’s. 


Il piano b

Un mese dopo, alla fine di ottobre, al termine del suo periodo di validità, l’Opa termina con un insuccesso. Alcuni azionisti hanno preferito non aderire e non cedere le azioni Tod’s in loro possesso. Deva Finance potrebbe attenuare il piano B ma nella serata del 9 dicembre arriva la comunicazione che la famiglia Della Valle rinuncia al piano B e di conseguenza anche al delisting. «Il valore di 40 euro per azione offerto al mercato - ha commentato Diego Della Valle - era frutto di un’attenta analisi fatta con correttezza e trasparenza. Prendiamo comunque atto che parte dei nostri azionisti ha ritenuto il valore del gruppo Tod’s significativamente più alto della nostra valutazione e ha preferito rimanere in possesso delle sue azioni». Lo stesso imprenditore marchigiano ha ribadito le strategie di crescita del gruppo che gestisce: «lo sviluppo dei singoli marchi e la loro valorizzazione patrimoniale, con grandi margini di crescita nel medio periodo».
 

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