Il Superbonus ingrana la marcia, nuovi interventi per 161 milioni. A dicembre le richieste erano soltanto 43, adesso sono 900

Il Superbonus ingrana la marcia, nuovi interventi per 161 milioni. A dicembre le richieste erano soltanto 43, adesso sono 900
Il Superbonus ingrana la marcia, nuovi interventi per 161 milioni. A dicembre le richieste erano soltanto 43, adesso sono 900
di Massimiliano Viti
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Lunedì 6 Settembre 2021, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 08:30

ANCONA - Il Superbonus 110% comincia ad ingranare nelle Marche. I dati raccolti fino al 31 agosto e pubblicati da Enea evidenziano 874 interventi ammessi a detrazioni per 161 milioni di euro di investimenti complessivi.


I dati regionali
Di questi 874, 205 sono di condomini (101 milioni di euro di detrazioni e un investimento medio di 494.000 euro), 390 sono di edifici unifamiliari (37 milioni di detrazioni e un investimento medio di 96.000 euro) e 279 sono di unità immobiliari funzionalmente indipendenti (23 milioni di detrazioni e un investimento medio di 82.000 euro). Le detrazioni previste a fine lavori ammontano a 177 milioni di euro. Patrizia Terzoni, deputata marchigiana del Movimento 5 Stelle, definisce il Superbonus «un successo anche nelle Marche» e precisa come a fine dicembre 2020 le richieste ammesse erano solo 43, a luglio erano 569 e ora sono 874. «Stiamo assistendo a un vertiginoso aumento delle richieste. Ero certa di questa evoluzione positiva così come sono certa che già a fine settembre supereremo i mille cantieri nelle Marche. Ed entro fine anno, se questo è il trend, potremo festeggiare alcune migliaia di cantieri attivi nella regione mediante una misura pensata e approvata grazie al Movimento» afferma Terzoni. Secondo la stessa deputata, il Superbonus è diventato più accessibile perché sono state risolte alcune problematiche burocratiche, anche grazie al Decreto Semplificazioni. 


I nodi da sciogliere
Agli ostacoli di natura tecnica si erano aggiunti quelli psicologici, derivati da una fisiologica diffidenza dei cittadini e da un sistema formato da professionisti del settore, enti pubblici, istituti di credito, che doveva vederci chiaro e mettere in atto i comportamenti adeguati. «Il Superbonus si sta rivelando strategico anche per il rilancio del settore dell’edilizia – prosegue Patrizia Terzoni - e per una sua riqualificazione, con benefici effettivi non solo sulle emissioni ma anche sul territorio. Invece di costruire nuovi edifici, ora si ristruttura e si riqualifica il patrimonio edilizio esistente, con un conseguente risparmio sul consumo di suolo. Infine il rilancio del ciclo economico, paradossalmente, fa tornare indietro allo Stato più delle risorse investite, sotto forma di Iva, emersione del lavoro nero, della fatturazione e quindi di maggior imposte. Il Superbonus è dunque una misura che fa vincere tutti cittadini, imprese, Stato e ambiente».

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