Marche, superbonus da 110% a 90: ditte alla canna del gas e cantieri a rischio stop

Marche, superbonus da 110% a 90: ditte alla canna del gas e cantieri a rischio stop
Marche, superbonus da 110% a 90: ditte alla canna del gas e cantieri a rischio stop
di Martina Marinangeli
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Sabato 12 Novembre 2022, 03:10

ANCONA- Prezzi delle materie prime alle stelle, difficoltà a trovare la manodopera ed una giungla normativa che ha reso tutto più complesso. L’assist del Superbonus 110% aveva dato nuova linfa vitale all’edilizia, che nel 2021 ha registrato un clamoroso boom dopo anni di crisi, ma ora si rischia il blocco dei cantieri a causa di una tempesta perfetta che si sta abbattendo sul settore. L’ultima tegola in ordine di tempo è quella arrivata con il Decreto legge Aiuti quater, che detta disposizioni immediatamente esecutive e dunque cambia le carte in tavola. Cosa che ha fatto scendere sul piede di guerra le associazioni di categoria - edili in testa - secondo cui modificare in corsa le regole senza prevedere un regime transitorio e lo sblocco della cessione dei crediti significa mettere a repentaglio migliaia di imprese e decine di migliaia di posti di lavoro.


Le aliquote


Ma cosa cambia per chi volesse ora ristrutturare la propria casa? La novità principale è che il Superbonus nei condomini scende dal prossimo 1 gennaio dal 110 al 90% per tutto il 2023.

La seconda, invece, riguarda la proroga per chi al 30 settembre aveva presentato almeno uno stato avanzamento lavori al 30% per una casa indipendente. Anche qui l’aliquota per le spese pagate nel 2023 rimane al 110% (ma fino a marzo del 2023). Insomma, partito come una manna dal cielo capace di rilanciare il settore dell’edilizia, da anni in difficoltà, il Superbonus 110% si è trasformato in un boomerang, sia per le imprese coinvolte che per chi aveva pensato di ristrutturare casa approfittando di un incentivo senza precedenti. 


Le aziende in affanno

Sono oltre 19mila le imprese marchigiane delle costruzioni che ora devono cercare di capire come muoversi tra questi nuovi paletti. I cantieri del Superbonus nelle Marche - con i dati aggiornati al 31 ottobre - parlano di 7.699 asseverazioni per 1.373.930.354 euro di investimenti ammessi a detrazione, di cui 966.575.107 euro per lavori conclusi ammessi a detrazione (il 70,4% del totale). La copertura statale ammonta a 1.511.323.390 euro: detrazioni previste a fine lavori, con 1.063.232.618 euro: detrazioni maturate per i lavori conclusi (sempre a carico dello Stato). Il delta tra richieste e copertura, dunque, si fa sempre più sottile. 

I dati


Gli investimenti medi finora sostenuti da imprese e privati per il Superbonus sono stati di 502.774 euro per quanto concerne i condomini (lavori realizzati al 70,3%), 107.927 euro per gli edifici unifamiliari (lavori realizzati al 68,7%), e 91.523 euro per le unità immobiliari indipendenti (lavori realizzati al 73,7%). Cifre che, con ogni probabilità, si ridurranno drasticamente con l’abbassamento dell’aliquota dal 110 al 90%. Nelle maglie del Dl Aiuti quater, infine, si inserisce anche una terza novità: sarà possibile usufruire del superbonus al 90% per le case indipendenti anche per i lavori iniziati nel 2023, ma solo se si tratta di prima casa non di lusso posseduta da contribuente con reddito massimo di 15 mila euro. Una diversificazione a seconda delle possibilità economiche che, in questo caso, vede l’accordo anche le associazioni di categoria degli edili, Ance Marche in testa. Viene inoltre aumentato a seconda del numero dei componenti della famiglia. Stando alla bozza del decreto, i limiti di reddito saranno così calcolati: un componente 15mila euro, coniugi (o conviventi) 30mila euro, coniugi con un figlio 37.500, con due figli 52.500, per ogni figlio in più si aggiungono altri 15 mila. Una revisione totale di una misura che stava svuotando le casse dello Stato, ma senza prevedere almeno norme transitorie, si rischia di mettere definitivamente in ginocchio il settore.

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