ANCONA - Due anni di pandemia hanno scavato un buco profondo nelle casse delle strutture residenziali che si sono trovate a gestire pazienti Covid. A fronte di una riduzione nel numero degli ospiti, hanno dovuto sostenere spese maggiori dovute all’acquisto dei dispositivi di protezione ed alle attività di sanificazione. Per tamponare l’emorragia finanziaria, la Regione ha già deliberato, tra il 2020 ed il 2021, tre tranche di stanziamenti pari ad un totale di circa 15 milioni di euro e, lo scorso lunedì, è stato dato via libera ad una quarta tranche dal valore di 4.786.397 euro.
La delibera
Un fondo integrativo «destinato alle strutture residenziali sanitarie e sociosanitarie extra ospedaliere, private convenzionate con il Sistema sanitario regionale, che hanno avuto un incremento di costi per l’annualità 2021 per necessità assistenziali e organizzative Covid correlate nel periodo dal 1 aprile 2021 al 31 luglio 2021», si legge nella delibera 382 del 4 aprile. Le strutture dovranno presentare, entro il 26 aprile, l’autocertificazione dei maggiori costi sostenuti presso la direzione amministrativa dell’area vasta territorialmente competente. L’ammontare complessivo del fondo integrativo dovrà essere ripartito dall’Asur per area vasta. La rendicontazione degli “addendum” economici integrativi dovrà essere trasmessa entro il 10 giugno alla direzione Sanità della Regione. Gli enti gestori delle strutture residenziali hanno più volte rappresentato le problematiche che hanno dovuto affrontare, anche in relazione al fatto che sono stati costretti a ridurre il numero dei ricoveri pur in presenza di posti letto disponibili, dovendo, di contro, sostenere maggiori costi, sia per l’approvvigionamento dei Dpi e dei necessari prodotti per la sanificazione, sia, nel caso di gestione di casi positivi, per l’aumento del setting assistenziale e per lo smaltimento dei rifiuti speciali. Per questi motivi, la Regione Marche, per far fronte all’incremento dei maggiori costi sostenuti, ha stanziato, per l’annualità 2020, con delibera del luglio di quell’anno, un primo fondo, pari a 9.977.964 euro, a copertura del periodo dal 1 marzo 2020 al 30 giugno 2020. Successivamente, con delibera di dicembre 2020, è arrivato un secondo fondo integrativo pari a 4.055.806 euro, a copertura del periodo dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2020.
Il bilancio
Tra il primo ed il secondo fondo, si è raggiunta la copertura del 63% dei maggiori costi rendicontati nel corso del 2020 dalle strutture.