Nuovi ospedali nelle Marche: quattro cantieri vanno avanti, tre progetti nel cestino

Nuovi ospedali nelle Marche: quattro cantieri vanno avanti, tre progetti nel cestino
Nuovi ospedali nelle Marche: quattro cantieri vanno avanti, tre progetti nel cestino
di Andrea Taffi
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Giovedì 12 Novembre 2020, 09:32

ANCONA - Con la mozione approvata nel consiglio regionale di lunedì si spacca in due la programmazione del governo Ceriscioli per i nuovi ospedali: per la sede pesarese di Muraglia mancavano soltanto la copertura economica e il bando di gara. Più indietro Macerata e Ascoli dove dopo lunghe discussioni erano state individuate le aree dai sindaci.

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Quattro dentro e tre fuori. Tradotto: i cantieri avviati per Salesi, Inrca, Fermo e Amandola andranno avanti.

Le progettazioni (e i soldi spesi per indagini geologiche, piani di fattibilità e varie amenità) riguardanti Muraglia, Contrada Pieve e Pagliare del Tronto diventeranno carta straccia. O meglio: si faranno strutture più light.

Con la mozione approvata dal consiglio regionale lunedì scorso, l’edilizia sanitaria compie un’inversione a U. Siamo andati a verificare lo stato dell’arte dei sette cantieri amministrativi partiti e avanzati sotto la gestione Ceriscioli per capire quanto (e magari cosa) mancava dai rispettivi traguardi. 

Qui Salesi

Nella primavera del 2019, era partito il Salesi. Dopo la stipula del contratto sono serviti un altro paio di mesi per la chiusura del progetto esecutivo. La durata prevista era di 30 mesi. Investimento da 56 milioni di euro per 119 posti letto. Il Covid ha bloccato i lavori per la nuova camera mortuaria e l’isola ecologica. Questo ha dilazionato la demolizione della vecchia morgue sul sedime della quale nascerà il nuovo ospedale pediatrico. La fine lavori prevista per luglio 2022 slitta al 2023. Il nuovo pediatrico avrà una superficie di circa 22mila metri quadrati, la nuova morgue di 1500 e la nuova isola ecologica di 260 mq.

Il cuore del cambiamento

Muraglia, ovvero l’ospedale di Pesaro. Siamo nel cuore della rivoluzione dell’edilizia sanitaria. Qui mancava solo il bando di gara che doveva uscire dall’Azienda Marche Nord. Avrebbe avuto 550 posti letto costando, Iva inclusa, 200 milioni di euro. C’era la variante urbanistica, c’era il progetto validato per la base di gara, c’era la delibera per consentire la prosecuzione del procedimento in seno a Marche Nord. E c’era la prestazione di servizi di assistenza economica, finanziaria e giuridica per la fattibilità del partenariato pubblico-privato con il consorzio Renco-Papalini-Linea Sterile-Siram in prima fila. 

Addio alla Pieve

L’altro percorso che finisce nel cestino è quello della Pieve a Macerata dopo che era stata individuata dalla conferenza dei sindaci la localizzazione del nuovo ospedale per l’Area vasta 3. Completate le indagini geologiche, erano pervenute due proposte in project financing alla Asur che ha individuato quella più aderente. Ai saluti anche il nuovo ospedale del Piceno, che la conferenza dei sindaci aveva individuato a Pagliare del Tronto. Anche in questo caso erano stati eseguiti i primi sopralluoghi tecnici e geologici.

Gli altri che vanno avanti

Tra color che vanno avanti invece ci sono il nuovo Inrca di Ancona Sud, principalmente: all’Aspio è stato realizzato il primo solario sopra le fondamenta e i sotterranei. Si tratta di 79 milioni di finanziamento ma ci vorrà tutto il 2022. Se va bene. Avanti anche Fermo che tra progetti per la viabilità e bonifica bellica ha perso tre anni: ma il contratto c’è e si prosegue. Si lavora per i basamenti a Campiglione: 70 milioni di euro e 362 posti letto. Avanti anche Amandola che corre però su un piano parallelo visto che parliamo di fondi del terremoto a cui si è aggiunta la maxi donazione russa di 5 milioni di euro. Sbancato il terreno si stanno realizzando le fondamenta. 

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