Ferie forzate e sospensioni, attivati 43 procedimenti per i sanitari senza vaccino. Ecco dove lavorano. Nelle Marche sono 1200 gli operatori no-vax

Ferie forzate e sospensioni, attivati 43 procedimenti per i sanitari senza vaccino. Ecco dove lavorano. Nelle Marche sono 1200 gli operatori no-vax
Ferie forzate e sospensioni, attivati 43 procedimenti per i sanitari senza vaccino. Ecco dove lavorano. Nelle Marche sono 1200 gli operatori no-vax
di Martina Marinangeli
4 Minuti di Lettura
Martedì 10 Agosto 2021, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 06:36

ANCONA La ricognizione del personale sanitario no vax è partita. Negli ultimi giorni, l’Asur ha iniziato ad inviare alle aziende ospedaliere regionali le lettere con i primi nominativi di medici, infermieri, oss ed operatori in generale che non si sono sottoposti alla profilassi anti-Covid, per i quali, come previsto dalla legge 76, scatterà il ricollocamento, ove possibile, o la sospensione dal lavoro, senza stipendio, fino al 31 dicembre. Non oltre.

 
La mappa territoriale
Le quatto aziende – Asur, Ospedali Riuniti di Ancona, Ospedali riuniti Marche Nord di Pesaro ed Inrca – si stanno muovendo per prendere gli adeguati provvedimenti nei confronti dei dipendenti contrari al vaccino, in attesa delle ulteriori segnalazioni che arriveranno nelle prossime settimane.

Per il momento, la procedura si è conclusa per circa 43 persone, distribuite tra le strutture del sistema sanitario regionale. Nello specifico, ad oggi ne sono 26 in quota Asur, una decina a Marche Nord (tra oss, inservienti, portantini, barellieri, ecc), sei a Torrette (tra operatori sanitari e portinai) ed uno all’Inrca. Il conteggio è però destinato a salire dal momento che la ricognizione portata avanti dall’Asur ha contato circa 1200 sanitari no Vax, numero tuttavia comprensivo anche dei marchigiani che lavorano fuori regione. Nell’azienda Ospedali riuniti di Torrette, la commissione multidisciplinare istituita il 6 agosto, ha fissato ieri i criteri per qualificare il “basso rischio nella diffusione del contagio”, propedeutico all’eventuale ricollocamento ad altre mansioni. Criteri molto stringenti che, per i non vaccinati, rendono possibile solo attività di tipo tecnico-amministrativo. «Si ritiene al momento assente la disponibilità di stanze da adibire all’utilizzo del singolo operatore – si legge nel verbale della commissione, allegato alla determina 848 pubblicata ieri –, come anche non evidenti sono prestazioni lavorative svolgibili in aree esterne».


I criteri stringenti
Di qui la decisione di mettere, già da oggi, cinque dipendenti per cui è stata accertata l’inadempienza all’obbligo vaccinale (il sesto è già assente per altri motivi) in ferie d’ufficio fino a domani; poi scatterà la sospensione, «salvo diversa comunicazione esplicita in merito alla loro riassegnazione, nel rispetto dei criteri», precisa la commissione. Contestualmente, è stato deciso che gli operatori sanitari impossibilitati alla vaccinazioni per motivi di salute verranno sospesi dal lavoro ,ma continuando a percepire lo stipendio. A Marche Nord, l’istruttoria è in corso e, alla fine delle ferie, si dovrà valutare la possibilità di spostare ad altre mansioni i no vax. Se non fosse possibile, si passerà alla sospensione. All’Inrca, si diceva, per il momento è arrivata una sola lettera dall’Asur, «ma purtroppo ce ne aspettiamo altre - commenta il dg Gianni Genga – benché in questi ultimi mesi alcuni dipendenti non vaccinati si siano sottoposti alla profilassi». Per l’unico operatore per ora segnalato, è in via di chiusura la procedura di verifica sulla possibilità di ricollocamento. Se non fosse possibile, verrà sospeso senza stipendio. 


Le procedure
Nell’invio delle lettere con i nominativi dei sanitari no vax, l’Asur sta procedendo per gruppi, così da non sottrarre tutte insieme le risorse umane ai presidi ospedalieri, già sotto forte pressione da un anno e mezzo. Un compito delicato, anche perché tra gli operatori anti vaccino compaiono alcuni anestesisti e rianimatori, fondamentali per il funzionamento delle terapie intensive e già sottodimensionati. Nel frattempo, gli Ordini professionali provinciali di Pesaro ed Ancona hanno inviato le prime 15 lettere ciascuno per la sospensione dall’Albo di altrettanti medici non vaccinati.


I dati del report
Nelle Marche sono 46 i positivi al coronavirus rilevati nell’ultima giornata di tamponi, con un’incidenza su 100mila abitanti di 77,79. I ricoveri invece aumentano di quattro unità (55, di cui 6 in terapia intensiva) e non si è registrato alcun decesso nell’ultima giornata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA