Tagli da 25 miliardi a Regioni ed Enti
Spacca: qui non hanno pagato i cittadini

Tagli da 25 miliardi a Regioni ed Enti Spacca: qui non hanno pagato i cittadini
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Mercoledì 11 Febbraio 2015, 16:41 - Ultimo aggiornamento: 16:53
ANCONA - Tra spending review e sforbiciate varie, negli ultimi 5 anni le Regioni e gli enti locali hanno subito una riduzione dei trasferimenti dallo Stato centrale di poco superiore ai 25 miliardi di euro. Lo ricorda - in una nota - la Cgia di Mestre. "Una cifra imponente - rileva il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - che, in buona parte, Governatori e sindaci hanno controbilanciato aumentando le tasse locali e tagliando i servizi alla cittadinanza. La politica nazionale, di fatto, ha congegnato un delitto perfetto". "Grazie a questi tagli, lo Stato centrale - dice - si è dimostrato sobrio e virtuoso, scaricando il problema sugli amministratori locali che, obtorto collo, hanno agito sulla leva fiscale. Morale: la minor spesa pubblica a livello centrale è stata pagata in gran parte dai cittadini e dalle attività produttive che hanno subito un fortissimo aumento delle tasse locali". Un allarme, quello lanciato dalla Cgia di Mestre, ribadito dal Governatore delle Marche, Gian Mario Spacca. "Lo scenario dipinto dalla Cgia, purtroppo, conferma quanto anche nelle Marche denunciamo da tempo: tagli drastici e inusitati da parte del Governo centrale". Spacca incalza: "Le Regioni hanno avuto colpi durissimi ai propri bilanci. Non tutte, però, hanno fatto ricadere sui cittadini tale spoliazione da parte del governo nazionale. La Regione Marche, infatti, pur nelle grandissime difficoltà di bilancio dovute ai tagli governativi, ha voluto tutelare cittadini e imprese. La pressione fiscale in questo periodo non è stata aumentata di un euro e il 55% dei cittadini meno abbienti continuano anche quest'anno a non pagare neanche un euro di addizionale Irpef". È vero - prosegue Spacca - "che la maggior parte delle Regioni italiane non sarà in grado di costruire il proprio bilancio e, laddove ci riusciranno, dovranno far ricorso all'inasprimento della pressione fiscale di propria competenza, aumentando al massimo le tasse. Non è così per le Marche. Non è un caso che, in base alla classifica del Centro studi sintesi/Il Sole 24 Ore, nelle Marche viva il contribuente più soddisfatto, in base al rapporto tra tasse versate e servizi ricevuti". Stesso discorso per il taglio ai servizi di cui parla il Centro studi Cgia. "Nelle Marche - dice Spacca - non è così, a partire dalla sanità. Grazie alla virtuosità dei conti della sanità regionale, le Marche hanno anzi ottenuto una premialità annuale di 53 milioni di euro. Anche per quel che riguarda i ticket, la politica regionale è tra le più vantaggiose per i cittadini a livello nazionale".
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