Smog alleato del Covid: «Così le polveri sottili aggravano la patologia»

Smog alleato del Covid: «Così le polveri sottili aggravano la patologia»
Smog alleato del Covid: «Così le polveri sottili aggravano la patologia»
di Martina Marinangeli
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Venerdì 24 Luglio 2020, 06:10

ANCONA  - Smog e Covid: un binomio che è stato di frequente utilizzato nel periodo più critico della pandemia, ma qual è la reale correlazione tra le due cose? C’è un rapporto di causalità tra l’alto indice di inquinamento in un’area e la maggiore diffusione del contagio? Secondo gli esperti di settore della Fondazione Internazionale Menarini, riuniti in un webinar dal titolo “Air pollution and Covid-19”, lo smog sarebbe una sorta di alleato del coronavirus, ma non un vettore in grado di diffonderlo e trasportarlo. Tuttavia, chi è stato a lungo esposto all’aria inquinata, se contagiato, potrebbe andare incontro ad una malattia più seria. 


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Se non ci sono evidenze della sua incidenza sulla trasmissibilità del virus, l’inquinamento ha tuttavia un ruolo nel decorso della patologia: l’esposizione allo smog può avere effetti negativi sulla salute generale, rendendo più fragili e aumentando la prevalenza di patologie cardiovascolari, metaboliche e respiratorie, accrescendo così la quota di soggetti con un rischio più elevato di conseguenze peggiori in caso di contagio. «Le Pm2,5 – spiega Floriano Bonifazi, ex primario di Allergologia nell’azienda ospedaliera di Torrette – fanno aumentare i recettori Ace2 che vengono usati dal Covid per entrare nelle nostre cellule. L’inquinamento, dunque, in questo senso, agirebbe in sinergia, ma bisogna innanzitutto distinguere tra due temi: facilita la diffusione dell’epidemia? Oppure contribuisce ad una prognosi più severa e ad una maggiore mortalità? Nel primo caso, possiamo dire che non c’è questo tipo di certezza». L’ipotesi che l’inquinamento potesse essere direttamente responsabile di un incremento della probabilità di contagio deriva dalla diffusione di Covid-19 in Pianura Padana, una delle aree più inquinate d’Europa. 

Il ragionamento potrebbe valere, nelle Marche, per le due province più colpite, Pesaro ed Ancona, che anche tra gennaio e giugno di quest’anno hanno fatto registrare diversi sforamenti sul valore limite delle Pm10. Nella città di Pesaro, in particolare, se ne contano 26, stando al report dell’Arpam, numero elevato se si considera che il massimo di sforamenti consentito in un anno è di 35, prossimo ad essere raggiunto e superato. Tuttavia, ci sono troppe variabili per stabilire un rapporto di causalità tra le due cose. «Città come Pesaro, Ancona e Falconara risultano tra le più inquinate delle Marche – prosegue Bonifazi –, ma non si può dire che ci sia evidenza di causalità per la trasmissione del Covid. La ragione dei contagi potrebbe essere legata all’elevata densità abitativa o ai più numerosi scambi commerciali». 

Diverso il discorso per quanto concerne il contributo negativo dell’inquinamento ad una prognosi più severa e ad una maggior letalità nei casi di contagio. «In questo caso, parliamo di un fattore plausibile ed abbiamo più elementi a sostegno della tesi – il punto dell’allergologo –: le Pm 2.5, come sappiamo, creano infiammazioni croniche nell’apparato respiratorio». Di qui, il ruolo di alleato dello smog. «In termini di mortalità, in Lombardia ed Emilia Romagna, due tra le regioni più inquinate del Paese, siamo arrivati al 12%; nel resto d’Italia, ci siamo fermati al 4,5%. Tuttavia si tratta anche in questo caso di dati da laboratorio. Servirebbero studi più precisi e specifici che vadano ad escludere il maggior numero di fattori di confondimento possibile». 

Nel frattempo, «sarebbe bene favorire una riflessione sul nostro modo di vivere, mettendo seriamente mano a temi come l’urbanizzazione e l’inquinamento».

E, in questo senso, Bonifazi non lesina una stoccata ai candidati governatori che stanno iniziando la corsa per le Regionali: «Servirebbe un’alfabetizzazione in materia di sanità ed ambiente per gli aspiranti presidenti. Parlano di green economy, ma temo sappiano davvero poco sull’argomento».

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