Appalti irregolari per le casette del terremoto: in 34 finiscono a giudizio. Ecco chi sono

Ancona, Post-sisma e subappalti irregolari: in 34 rinviati a giudizio per la Sae
Ancona, Post-sisma e subappalti irregolari: in 34 rinviati a giudizio per la Sae
di Stefano Rispoli
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Venerdì 21 Ottobre 2022, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 08:53

ANCONA - Tutti a processo. Il gup Francesca De Palma ha disposto il rinvio a giudizio per i 34 indagati (19 persone fisiche e 15 giuridiche) nell’ambito dell’inchiesta su presunte irregolarità nella catena dei subappalti delle casette del terremoto. Accolte le richieste del pm Irene Bilotta, titolare del fascicolo aperto nel 2018 sulla costruzione delle Sae nell’area del cratere sismico.

Le contestazioni

La lente d’ingrandimento della Procura si era concentrata in particolare sulla fornitura e la posa in opera degli infissi interni, l’installazione di portoncini blindati e accessori annessi e i lavori relativi agli impianti tecnologici.

Ma nel mirino erano finite pure le pitturazioni esterne, la posa delle pavimentazioni e le opere di impermeabilizzazione delle soluzioni abitative in emergenza destinate agli sfollati dopo il sisma del 2016. Al termine dell’udienza preliminare che si è tenuta in più tranche per dare a tutti la possibilità di motivare le proprie condotte, il gup ha rinviato a giudizio ciascuno degli indagati, complessivamente 34, fra cui 19 persone fisiche.

Spiccano i nomi di David Piccinini, all’epoca attuatore del piano per la costruzione delle Sae, Lucia Taffetani, funzionaria Erap e direttrice d’esecuzione nell’ambito dell’accordo quadro per la fornitura delle strutture, Giorgio Gervasi, presidente del Consorzio Stabile Arcale (la rete di imprese scelta per fornire i moduli abitativi) e Stefano Stefoni, allora funzionario regionale e responsabile unico del procedimento, oggi capo della Protezione civile regionale.

Andranno a giudizio anche il direttore dei lavori Patrizio Governatori e i legali rappresentanti delle ditte coinvolte: Rossella Zampetti (Intech Rete Imprese), Italve Bonvetti (ditta Bonvetti Italve), Gerardo Castellano (Castellano Infissi), Luana Vicinanza (Dalan), Viola Vitali (Italian Window), Antonio Lanzano (Tony Costruzioni), Claudio Rocco (Item), Alice Vitali (Global Window Service & Logistic), Andrea Ravanelli (Consorzio Gips), Diego Luis Aguirre (Trasloservice), Rossella Zenobi (Termomat), Andrea Ottaviani (Costruzioni Giuseppe Montagna), Dario Marsilii (Marsilii Costruzioni) e Pasquale Gallo (Geo Campania). In alcuni casi, la Procura contesta ritardi dei lavori con varianti non giustificate (a Visso), l’affidamento dei lavori a ditte che pare non avessero certificazioni Soa, certificati antimafia e requisiti specifici. Tra le parti offese, Regione Marche ed Erap che, però, non si sono costituite parti civili. La prima udienza del processo è fissata per il 9 marzo 2023.

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