Sibillini, in mostra a Milano le opere
d'arte salvate dai luoghi del terremoto

Sibillini, in mostra a Milano le opere d'arte salvate dai luoghi del terremoto
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Mercoledì 20 Dicembre 2017, 16:16

MILANO – In mostra le bellezze storico-culturali di un territorio ferito, ma non vinto, dal terremoto.
I Musei della Rete Museale dei Sibillini hanno presentato oggi in conferenza stampa al pubblico milanese la mostra  “Capolavori Sibillini, Le Marche e i Luoghi della Bellezza”, a cura di Daniela Tisi e Vittorio Sgarbi, in collaborazione con il Museo Diocesano di Milano “Carlo Maria Martini”.  Una prestigiosa selezione di 56 opere, provenienti dai luoghi marchigiani colpiti dal terremoto del 2016,esposta al Museo Diocesano di Milano, dal 21 dicembre al 30 giugno 2018.
 

 


In mostra capolavori di grandi maestri come Perugino, Crivelli, Spadino, Cristoforo Munari, Cristoforo Unterperger, Corrado Giaquinto, Simone De Magistris, Ignazio Stern, Nicola di Ulisse da Siena, Salvatore Monosilio, Vincenzo Pagani: ricchezze culturali di un territorio dove l’arte e la bellezza devono essere preservati.
“Iniziamo oggi – ha detto l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni in conferenza stampa-   con questa splendida iniziativa, a dare concretezza al Piano promozionale turistico del 2018 che punta in maniera particolare sulla cultura e sul patrimonio artistico della nostra regione, per una promozione integrata del brand Marche a livello europeo. E’ anche un modo diverso per fare gli auguri di Natale alle Marche da Milano, da una vetrina nazionale e internazionale che, siamo sicuri, servirà a rilanciare i territori colpiti dal sisma e a tenere alta l’attenzione su quanto valore culturale possano esprimere ed offrire ai visitatori“. 
La Rete Museale dei Sibillini nasce nel 2013 e ad oggi è costituita da dieci comuni: Montefortino, Montefalcone Appennino, Smerillo, Monte Rinaldo, Montelparo, Montalto delle Marche, Loro Piceno, San Ginesio, Sarnano e Ripe San Ginesio, in un territorio di riferimento che si estende su tre province, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, abbracciando il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. L’obiettivo è di comunicare e promuovere il patrimonio culturale dal punto di vista storico, culturale, artistico, ambientale e produttivo.

Anche il presidente della Regione, Luca Ceriscioli nei giorni scorsi aveva espresso la sua soddisfazione per questa iniziativa: “Siamo convinti del fatto che le nostre opere d’arte, così preziose e numerose, capillarmente presenti sul territorio regionale, sono tra i nostri ambasciatori più autorevoli. Per tenere desta l’attenzione su uno dei territori simbolo delle Marche, il comprensorio dei Sibillini, parallelamente alle nostre iniziative regionali abbiamo scelto Milano come hub, per promuovere le Marche fuori dalle Marche, per sensibilizzare un pubblico attento e sensibile rispetto alla grande proposta culturale, turistica e storico-artistica che la nostra regione può vantare”
L’esposizione è realizzata da Regione Marche e Rete Museale dei Sibillini in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, l’ANCI Marche e l’ANCI Lombardia e il Museo Diocesano di Milano. Il percorso espositivo si articola incinque sezioni, in cui le opere fanno da trait d’union tra i musei Sibillini e il territorio marchigiano, vero protagonista della mostra, con la sua fragile bellezza densa di tradizioni, arte e natura, da tutelare e valorizzare.

“La nostra rete di musei – ha evidenziato Daniela Tisi, Direttore della Rete Museale dei Sibillini e curatrice della Mostra - accompagna il visitatore alla scoperta di uno dei paesaggi più belli delle Marche, quello dei Sibillini, ricco di preziose testimonianze archeologiche, capolavori artistici e di saperi, usi e costumi, in un dialogo continuo tra uomo e natura che modella da sempre la nostra regione.
Dopo la sequenza sismica del 24 agosto 2016, la rete museale, assolvendo il compito di tutela attiva del territorio, si è impegnata nell’emergenza, assicurando una rapida messa in sicurezza delle collezioni conservate all'interno dei musei più danneggiati”

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