Uno show per 56 borghi il tour di “Marchestorie”. Anteprima dal 29 luglio in sei piazze, poi dal 2 settembre eventi e spettacoli no stop

Marchestorie , la presentazione con il presidente Acquaroli e l'assessore Latini
“Marchestorie”, la presentazione con il presidente Acquaroli e l'assessore Latini
di Maria Teresa Bianciardi
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Venerdì 23 Luglio 2021, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 05:30

ANCONA  - Quasi tre settimane di eventi e uno show itinerante che coinvolgerà 56 borghi marchigiani, per la prima volta protagonisti di una serie di appuntamenti destinati a prolungare questa stagione estiva che è già entrata nel vivo. Il Festival Marchestorie - anzi, “MarCHESTORIE” - è stato presentato ieri dal presidente della Regione Francesco Acquaroli insieme all’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini nella suggestiva cornice dell’Abbadia di Fiastra.

La kermesse andrà in scena dal 2 al 19 settembre ma dal 29 luglio al primo settembre toccherà sei piazze importanti della territorio: Ascoli, Fermo, Senigallia, Macerata, Fano e Civitanova per un’anteprima dove si racconterà la storia e la bellezza dei borghi marchigiani. 


«Sarà una festa per tutto il bellissimo patrimonio delle Marche, per i nostri borghi a cui stiamo dedicando una grande azione di rilancio e di valorizzazione - ha sottolineato il governatore Acquaroli - . Il nostro territorio è caratterizzato da piccoli insediamenti che hanno una storia millenaria e sono scrigni di bellezze da scoprire».

Questa prima edizione coinvolge 56 Comuni ed è un progetto della Regione Marche in collaborazione con Amat e Fondazione Marche Cultura. Alla presentazione di ieri anche il direttore della Fondazione Marche Cultura Ivan Antognozzi e il direttore di Amat Gilberto Santini.

«Aspettavamo da tanto tempo questo appuntamento - ha precisato l’assessore regionale Giorgia Latini -: il Festival è la prima azione concreta che mette in luce le bellezze culturali dei territori attraverso una visione di valorizzazione dei borghi storici che coinvolge 850 operatori dello spettacolo dopo un periodo difficile per tutto il settore. La Regione funge da cabina di regia per tanti registi del territorio. In questo modo si attua una comunicazione efficace capace di raggiungere potenziali turisti e di dare un segnale di rinascita alle Marche. C’è stata una notevole sinergia con il governo nazionale e con i Comuni e questa, ancora una volta, è la conferma che quando si lavora in squadra, come in Marchestorie, si possono realizzare valide iniziative come questa che sicuramente avranno successo».


Soddisfatto Antognozzi che ha ribadito come «il Piano nazionale di ripresa e resilienza individua i borghi come il motore di uno sviluppo sostenibile e la Regione Marche ha anticipato i tempi attraverso una proposta di legge che riconosce la rivalutazione e la valorizzazione di questi piccoli Comuni». Santini invece ha ricordato come «l’Amat ha compiuto un’operazione di ingegneria organizzativa nel realizzare un calendario di eventi in base ai progetti presentati dai 56 Comuni». Marchestorie realizzerà spettacoli, dal giovedì alla domenica, che racconteranno episodi della tradizione del borgo e in grado di offrire forme diverse di intrattenimento attraverso visite guidate, mostre, esposizioni, dimostrazioni, ricostruzioni in costume, degustazioni e offerte di prodotti tipici.

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