"Marche, sforzo enorme
per proteggere la coesione"

"Marche, sforzo enorme per proteggere la coesione"
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Venerdì 27 Dicembre 2013, 13:02 - Ultimo aggiornamento: 15:48
ANCONA - Le Marche archiviano il sesto anno di crisi e si preparano ad affrontare un 2014 che peser ancora sui bilanci delle famiglie rilanciando "lo sforzo enorme" messo in campo per preservare la coesione sociale, la competitività e l'identità di un territorio che vive di "impresa produttiva, non di ammortizzatori legati alla Pubblica amministrazione".



Resistenza, coesione, equità e "ristrutturazione gentile" sono le parole che il governatore Gian Mario Spacca ha usato di più per presentare insieme alla giunta il bilancio del 2013 e gli impegni per i dodici mesi a venire.



Quarantacinquemila lavoratori (100 mila nel triennio) sono stati protetti con ammortizzatori sociali in deroga, esenzioni (144 mila) dal pagamento dei ticket sanitari, misure di sostegno alle famiglie. Anche grazie a questa strategia, ha ricordato Spacca, siamo la terza regione, dopo il Trentino Alto Adige e la Liguria, per capacità di resistenza alla crisi stando ad una graduatoria del Sole 24 ore. La pressione fiscale non è aumentata e non aumenterà neppure nel 2014, e "oltre il 50% dei marchigiani è totalmente esente dall'addizionale Irpef". La Regione inoltre ridurrà l'Irap regionale per le imprese che nel 2014 assumeranno personale a tempo indeterminato.



Sul fronte sanitario, "grazie al riparto del Fondo nazionale determinato dalla Conferenza delle Regioni riusciamo a chiudere in equilibrio il bilancio 2013", e "tutte le forme di fragilità e non autosufficienza" verranno tutelate anche nel 2014. La riforma delle reti cliniche (che pure suscita ancora forti polemiche fra gli operatori) ha facilitato, secondo la giunta, la ricerca di una maggiore appropriatezza nel rapporto fra costi e servizi resi alla popolazione. Una "ristrutturazione gentile" che, in una regione con "i più alti livelli di salute e il più basso indice di mortalità evitabile in Italia", proseguirà anche nel futuro.



"Il 2014 - ha poi osservato Spacca - sarà un anno decisivo per la resistenza della comunità marchigiana alla crisì" e per il "modo in cui recupereremo il rapporto con l'Unione Europea". Un miliardo di euro "viene messo a disposizione attraverso i fondi europei per l'agricoltura, le attività economiche e la formazione", mentre entro dicembre 2014 il Consiglio europeo approverà la Strategia macroregionale Adriatico Ionica, di cui le Marche sono state forse il principale elemento di traino.



Fra i dati positivi sulla bilancia dell'anno che si chiude, il governatore ha elencato "il record dell'export, +12,7%", la capacità di attrarre nuovi investimenti (da ultimo l'interesse di investitori australiani nel settore turistico ricreativo privato), i 5 miliardi di euro di lavori in corso per le grandi infrastrutture, cui potrebbero aggiungersi altri 3 mld per la E-78 Fano-Grosseto "se il territorio interessato non reagirà malamente" al progetto approvato dal Cipe.



Se il Governo nazionale sta lavorando bene, e la Regione si aspetta che "prosegua la sua azione secondo criteri di equità, correttezza ed efficienza", una "segnalazione, che mi auguro non venga fraintesa" Spacca la indirizza ai parlamentari marchigiani: 24 milioni di euro per la Calabria nell'ex decreto Salva Roma, emendamenti su finanziamenti "per tutto e di più" per varie altre regioni, mentre alle Marche toccava "poco o niente". Come dire, remiamo tutti più forte se dalla tempesta vogliamo uscire vivi.
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