Da Totò a Raoul Bova, da Monica Vitti a Riccardo Scamarcio: le Marche, un set cinematografico

Da Totò a Raoul Bova, da Monica Vitti a Riccardo Scamarcio: le Marche, un set cinematografico

Le Marche un set cinematografico
Le Marche un set cinematografico
di Martina Marinangeli
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Sabato 3 Giugno 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 08:36

ANCONA - Una bellezza nascosta e raffinata, che conquista chi ha occhio per i dettagli. Una bellezza da film. Non stupisce, dunque, che le Marche siano state scelte nel tempo da quotati registi per fare da set a produzioni per il piccolo e il grande schermo. Una tradizione che parte da lontano e che vede nella serie tv con Raoul Bova la sua tappa più recente. Si sono infatti concluse da poco le riprese tra Ancona, Numana ed Ascoli Piceno del telefilm per Canale 5.

Il titolo, ancora provvisorio, è I magnifici cinque ed è prodotto dalla blasonata Lux Vide.

Un nome importante, segno dell’interesse che suscitano le Marche. E la presenza di Bova in giro per la regione non è passata inosservata. Magari meno altisonante, ma non meno interessante, la commedia della Guasco La spiaggia dei gabbiani - dietro la cinepresa Claudio Pauri - a cui fanno da sfondo i paesaggi mozzafiato di Sirolo e Numana. In questo caso, le riprese termineranno la prossima settimana. Ma anche nel prossimo futuro, le Marche si confermeranno location d’essai. Nell’impareggiabile vetrina di Cannes è stata presentata la co-produzione italo-cinese A good for nothing, che approderà nelle Marche anche grazie all’assist di Marco Muller, direttore del Festival di Venezia e di Roma. Ora vive a Shanghai e ha fatto da ambasciatore.

Le riprese inizieranno a Shanghai a novembre e, tra gennaio e febbraio, la troupe si muoverà tra Fermo, Montegranaro e Porto Recanati. La ragione per cui è stato scelto proprio quel territorio è che il film - opera prima dell’attore cinese Yu Ailei - narra di un patito del ballo che ama farsi fare scarpe su misura in Italia. E quale posto migliore del distretto del calzaturiero per eccellenza per fare da set? Ma, si diceva, le Marche hanno una lunga tradizione di ciak illustri. Il capoluogo di Ancona, per esempio, nel 2001 venne scelto dal regista Nanni Moretti come location per lo struggente “La stanza del figlio”, in grado di aggiudicarsi la Palma d’oro al Festival di Cannes e il David di Donatello. E c’è ancora oggi il murales di Monica Vitti sotto l’iconica lanterna rossa nel porto dorico per ricordare il celeberrimo“La ragazza con la pistola” a cui ha fatto da set. 


L’ermo colle


Arriviamo poi a Recanati, la terra che ha dato i natali al poeta Giacomo Leopardi. Qui tanto parla di lui e per questo il regista Mario Martone ha scelto proprio questa città per girare, nel 2014, il film “Il giovane favoloso”, che si concentra su alcuni degli anni della vita della celebre penna, interpretata dall’ottimo Elio Germano. Più recente la prova d’attore in terra marchigiana di Riccardo Scamarcio, rimasto stregato da Ascoli Piceno durante le riprese de “L’Ombra del giorno”, girato nel 2021 da Giuseppe Piccioni. Ma se vogliamo riportare indietro le lancette, i cieli marchigiani del cinema hanno visto brillare stelle senza pari. Come l’indimenticato Totò, protagonista nel 1965 de “La Mandragola”, con molte scene girate tra il centro di Urbino ed Urbania. E ad Ancona Luchino Visconti ha girato una parte del suo capolavoro “Ossessione” del 1943. Le Marche: una bellezza che buca lo schermo.

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