Scuole, il rebus trasporti e orari: prefetti in prima linea. Vietato ripetere gli errori di settembre. Ecco le nuove misure

Scuole, il rebus trasporti e orari: prefetti in prima linea. Vietato ripetere gli errori di settembre. Ecco le nuove misure
Scuole, il rebus trasporti e orari: prefetti in prima linea. Vietato ripetere gli errori di settembre. Ecco le nuove misure
di Martina Marinangeli
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Martedì 8 Dicembre 2020, 03:00

ANCONA - A settembre, il ritorno tra i banchi si è tradotto in un cortocircuito nel tracciamento dei casi positivi ed in un’incidenza rilevante sui contagi. Conseguenze negative maturate non durante le ore di lezione, quando vigono rigidi protocolli anti-Covid, quanto piuttosto nei contesti “collaterali”. In primis, a bordo dei mezzi di trasporto, che nelle Marche hanno costituito un «problema enorme», come sottolineato dallo stesso governatore Francesco Acquaroli.

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Ora, il rientro a scuola il 7 gennaio deve essere pianificato in maniera certosina affinché non si ripetano gli stessi errori ed il Viminale, con una circolare firmata domenica, ha questa volta affidato ai prefetti il coordinamento, con tanto di esortazione ad avviare «sollecitamente» le attività propedeutiche alla ripresa della didattica in presenza al 75%.


Una chiamata alle armi a cui i prefetti marchigiani hanno risposto immediatamente ed in tutte le province ci sono già stati incontri con rappresentanti del mondo scolastico e delle aziende di trasporto pubblico.

Tra le ipotesi per limitare al minimo il rischio assembramenti, orari di ingresso e di uscita scaglionati ed una percentuale di capienza dei mezzi del tpl che non superi il 50%. Ieri intanto, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese si è confrontata, in video conferenza, con i prefetti dei capoluoghi di Regione per fare un primo punto sulla questione: «La situazione è molto attenzionata ed avremo altre occasioni di confronto – fa sapere il prefetto di Ancona Antonio D’Acunto –. Se sarà necessario, darò anche qualche indicazione agli altri prefetti della Regione. Oggi stesso (ieri per chi legge, ndr) ho istituito il tavolo di coordinamento con tutti gli attori: in particolare, ho già preso contatti con il presidente della Regione e con il dirigente scolastico regionale. Venerdì 11 faremo una prima analisi congiunta e, nel frattempo, stiamo studiando la questione».


Alla prima riunione, rigorosamente in videoconferenza, parteciperanno anche i sindaci dei Comuni che ospitano istituti secondari di secondo grado e gli operatori del trasporto pubblico. «Si sono dimostrati tutti collaborativi – rassicura D’Acunto –: è una nuova attività che ci hanno affidato con urgenza e con urgenza la porteremo avanti». Una diligenza nell’allinearsi alla circolare del Viminale condivisa anche dai colleghi delle altre province: «ho avuto già alcuni incontri in video con le strutture scolastiche e con quelle deputate al trasporto pubblico, al fine di poter acquisire tutti gli elementi utili, sia sotto il profilo scolastico che sulla capacità di risposta del trasporto pubblico locale – anticipa i tempi il prefetto di Macerata Flavio Ferdani –. Giovedì ci sarà un primo momento di confronto con tutti i soggetti, compresi sindaci e presidente della provincia, per capire cosa concretamente possiamo iniziare a pianificare per garantire un rientro in sicurezza il 7 gennaio. Le indicazioni del Dpcm – ricorda il prefetto – parlano di 50% di capienza sui vettori del tpl e lezioni in presenza al 75% per le scuole: lavoreremo per organizzarci al meglio». La “sveglia” del ministero dell’Interno ha dunque trovato i territori pronti e ricettivi, oltre che più preparati rispetto all’esperienza in chiaroscuro di settembre.

«Da diversi giorni abbiamo contatti informali sia con la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale che con il soggetto gestore  unico del trasporto pubblico Adriabus – spiega il prefetto di Pesaro Vittorio Lapolla –. Domani pomeriggio terremo la prima riunione del tavolo tecnico ed in quella sede inizieremo a concretizzare i prossimi passi. Al tavolo parteciperanno anche le amministrazioni locali: sono nove i Comuni in cui insistono plessi scolastici di secondo grado, con 16.760 studenti e 754 classi interessati. I contatti informali ci hanno consentito di esplorare le varie proposte di intervento e mercoledì tireremo le somme. Per ora non escludiamo nessun tipo di ipotesi», puntualizza Lapolla.

Che aggiunge: «Uno scaglionamento negli orari di ingresso ed uscita potrebbe favorire parecchio una riapertura in sicurezza». Una misura che sembra farsi strada un po’ in tutte le province, considerando quanto decongestionerebbe i mezzi pubblici, evitando così di creare situazioni ad alto rischio assembramento. «Finora noi prefetti non eravamo stati coinvolti in questa problematica – ricorda il prefetto di Ascoli Piceno Rita Stentella –. Ora ci stiamo organizzando ed abbiamo istituito un tavolo tecnico: la prima convocazione sarà in settimana». 

Per il prefetto Stentella «Bisognerà vedere, territorio per territorio, quali sono le eventuali problematiche e come risolverle, cercando di conciliare le diverse esigenze di un mondo complesso come quello della scuola, tra insegnati, studenti e genitori che lavorano. Non è semplice, ma cercheremo in tutti i modi di organizzare il rientro in sicurezza – la promessa del prefetto –. Per quanto riguarda la provincia di Ascoli Piceno, comunque, so che i sindaci si sono attivati da tempo in questo senso».

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