Il rientro in classe non rialza i contagi: dimezzati i positivi al Covid. Un anno fa nello stesso periodo casi e ricoveri raddoppiati. Effetto vaccini

Il rientro in classe non rialza i contagi: dimezzati i positivi al Covid
Il rientro in classe non rialza i contagi: dimezzati i positivi al Covid
di Lorenzo Sconocchini
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Sabato 9 Ottobre 2021, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 10:50

ANCONA - Lo scudo dei vaccini finora resiste alla prova della riapertura delle scuole e disinnesca l’effetto domino che l’anno scorso, già dalla terza settimana di lezioni in presenza, aveva rialzato la curva dei contagi nelle Marche, arrivando a fine ottobre a un’incidenza 20 volte superiore a quella di metà settembre, tanto da indurre il governatore Acquaroli a disporre la Dad nelle scuole superiori.

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Presto per cantare vittoria, visto che “rimbalzi” del trend epidemiologico sono sempre possibili, specie con l’arrivo dell’autunno, stagione prediletta per i patogeni di tipo Coronavirus. Ma finora i dati su contagi e ricoveri per Covid marcano decisamente la differenza rispetto a un anno fa, come fanno notare i report elaborati dall’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche, diretto dal dottor Marco Pompili.
Se nel 2020 dopo tre settimane di scuola l’incidenza dei nuovi positivi era raddoppiata, salendo dai 12,7 casi per 100mila abitanti abitanti del 15 settembre ai 24 dell’8 ottobre, ora la curva segna un trend diametralmente opposto, con un dimezzamento dei nuovi positivi e un crollo dei pazienti ospedalizzati per il virus. C’è stato nell’ultima settimana completa di monitoraggio sui contagi per classi d’età (27 settembre-3 ottobre), un rialzo dei casi soprattutto tra i bambini in età da scuola elementare, saliti a 45 positivi rispetto ai 35 della settimana precedente, e un’inversione di tendenza, anche se meno marcata, tra i bimbi dell’asilo (da 16 casi a 18) e delle scuola medie (da 26 a 29). Ma continuano a scendere le curve che riguardano scuole superiori (da 28 a 22 casi settimanali) e università (da 29 a 23 casi) e soprattutto i casi registrati in ambito scolastico non hanno ancora innescato, a differenza di un anno fa, un rialzo dell’andamento complessivo dei contagi nelle Marche.
E dire che si partiva da curve dei contagi molto più alte, alimentate dalla variante delta, addirittura cinque volte superiori rispetto al 2020.

Il 15 settembre scorso, primo giorno dell’anno scolastico ‘21-‘22, le Marche viaggiavano a un trend di 58,9 nuovi positivi settimanali per 100mila abitanti. Ieri, alla quarta settimana di lezioni dal vivo, l’incidenza è scesa a 29,4, tornando sotto i 30 dopo un paio di giorni di oscillazioni. Praticamente dimezzata. Una tendenza del tutto opposta rispetto all’anno scorso, quando già il 2 ottobre, all’inizio della terza settimana di lezioni in presenza, dopo 15 giorni di andamento piatto, la curva aveva iniziato a risalire, con l’incidenza dei positivi passata in una settimana da 12,7 casi per 100mila abitanti a 24, praticamente un raddoppio, per poi impennarsi fino a quota 213 a fine ottobre.

La variante delta

Lo scenario è decisamente cambiato, nonostante sia ormai prevalente anche nelle Marche la variante delta di Sars-Cov-2, la cui trasmissibilità è stimata del 110% superiore rispetto al ceppo virale originario. Una mutazione del virus per altro caratterizzata da un minor tempo d’incubazione, circostanza che avrebbe dovuto favorire un rialzo dei casi da effetto-scuola in tempi più stretti, rispetto ai 10-14 giorni a cui eravamo abituati prima della comparsa di varianti. Per ora l’effetto scuola non si sente sui contagi - e di conseguenza sui ricoveri per Covid - vedremo nelle prossime settimane se il contraccolpo sarà solo ritardato, e di quanto, se sarà di molto attutito o addirittura neutralizzato. Per ora i vaccini sono riusciti a fare la differenza. Un anno fa nelle Marche era immunizzato solo l’1-2% della popolazione, anche stimando un numero di guariti dal Covid molto superiore rispetto a quello ufficiale di allora (7.575) visto che non si facevano screening e gli asintomatici emergevano molto di meno. Ora invece lo scudo della doppia vaccinazione protegge il 72% dei marchigiani (quota che sale al 76% tra i vaccinabili over 12) mentre nelle scuole risultano coperti da due dosi oltre il 60% degli studenti tra 12 e 19 anni e il 93% dei prof e del personale Ata.

L’immunità

L’immunità diffusa indotta dai vaccini per ora è riuscita a interrompere la filiera scuola-famiglia che nel 2020 aveva fatto da detonatore alla ripresa dei contagi, visto che ogni studente che tornava a casa con il virus mediamente contagiava un paio di parenti, quando non tre. Ora invece si nota che al rialzo registrato nell’ultima settimana nelle classi d’età dall’asilo alle medie, non è abbinato ancora un aumento nelle fasce anagrafiche che corrispondono ai genitori di quei bambini (da 25 a 44 anni, casi diminuiti nell’ultima settimana da 119 a 101) o ai loro nonni, fasce 45-59 anni (da 108 a 75 casi), 60-69 (stabili a 51 casi) e 70-79 (da 30 a 21). Un nuovo banco di prova ci sarà a dicembre-gennaio, quando comincerà a scendere la copertura anticorpale delle classi d’età over 50, ma per ora lo scudo vaccinale ha invertito anche le curve dei ricoveri per Covid. Un anno fa i positivi ospedalizzati nelle Marche erano saliti, in tre settimane di scuola, da 2 a 5 in Terapia intensiva e da 17 a 34 in Area medica: raddoppiati. Il trend 2021 è di segno opposto, con i ricoveri in terapia intensiva scesi dai 27 del 15 settembre ai 13 di ieri (-52%) e quelli in Area Medica da 56 a 38 (-32%). 

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