Venerdì nero per i treni, sciopero di 8 ore di macchinisti e personale: a rischio Frecce, Intercity e Regionali

Venerdì nero per i treni, sciopero di 8 ore di macchinisti e personale: a rischio Frecce, Intercity e Regionali
Venerdì nero per i treni, sciopero di 8 ore di macchinisti e personale: a rischio Frecce, Intercity e Regionali
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Giovedì 8 Settembre 2022, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 09:53

Si chiude l'estate, si apre la stagione degli scioperi e domani, venerdì 9 settembre dalle 9 alle 17, incrociano le braccia i macchinisti e il personale di bordo dei treni. Per questo sono previste possibili cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e Regionali di Trenitalia.

Sciopero di macchinisti e personale

Gli effetti, sempre in termini di cancellazioni e ritardi, potranno protrarsi anche oltre l'orario di termine dello sciopero. È quanto si legge in una nota. Trenitalia, si specifica, «tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, invita tutti i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione». La tabella dei treni garantiti, ricorda la nota, è disponibile sul sito web trenitalia.com nella pagina dedicata agli scioperi. Informazioni su collegamenti e servizi saranno diffusi attraverso l'app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, alle self service e presso le agenzie di viaggio convenzionate.

I motivi dello sciopero di domani

Lo sciopero nazionale di 8 ore, dalle 9 alle 17, di macchinisti e capitreno di Trenitalia, Italo, Trenord, Trenitalia, Tper e Sncf.

La protesta è stata proclamata unitariamente da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa «per gravi eventi lesivi della sicurezza e dell'incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori che prestano ogni giorno sui treni un servizio alla collettività». «A seguito della escalation di aggressioni registrate nel mese di agosto - denunciano le organizzazioni sindacali - non c'è stato da parte dei datori di lavoro, a partire dall'aumento delle risorse fino al supporto del personale di front line, nessun intervento. Non abbiamo registrato neanche una maggiore incisività da parte del legislatore rispetto alle proposte su daspo trasporti e revisione della normativa in essere, avanzate dalle parti sociali». «La gravità e l'intollerabilità delle numerose e violente aggressioni - sostengono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa - non consentono indugi e necessitano urgentemente di un fermo e risolutivo intervento a tutela della sicurezza e dell'incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori delle ferrovie».

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