L'embargo alla Russia colpisce le Marche
"Il settore Moda a rischio con l'export"

L'embargo alla Russia colpisce le Marche "Il settore Moda a rischio con l'export"
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Venerdì 12 Giugno 2015, 19:37 - Ultimo aggiornamento: 20:10
ANCONA - ​Le sanzioni alla Russia colpiscono le imprese marchigiane. Soprattutto quelle del sistema moda. Un danno di 77 milioni di euro solo nel primo trimestre del 2015. Lo afferma il segretario Cna Marche Otello Gregorini, analizzando i dai Istat sull’export tra Marche e Russia elaborati dal Centro Studi Sistema della Cna.

“A risentire dell’embargo deciso in seguito alla crisi Ucraina” sostiene Gregorini “è soprattutto distretto calzaturiero. Il calo delle esportazioni nel periodo I trimestre 2014 – primo trimestre 2015, verso la Russia è fortissimo per le calzature (-38,4%) ma sono state colpite pesantemente anche le aziende meccaniche produttrici di macchinari e apparecchi - 71,3%. Auspichiamo quindi che le sanzioni siano riviste, perché non è solo il Made in Italy tradizionale a risentirne, ma anche la parte più avanzata tecnologicamente della nostra manifattura regionale, quella che progetta e realizza macchine utensili. In generale, è tutta la produzione di meccanica delle Marche a soffrire per le sanzioni, comprese le aziende di elettrodomestici mentre è crollato l’export alimentare (-75,6).

Sul territorio regionale, il colpo più pesante lo hanno subito le imprese della provincia di Ancona, che vedono l’export verso la Russia scendere da 46,4 a 16,8 milioni di euro (-29,6 mln) Notevoli anche le conseguenze per le aziende del fermano (-19,3 mln). Le attività manifatturiere della provincia di Ascoli Piceno hanno ridotto le esportazioni in Russia di 10,7 milioni di euro, quelle del pesarese pagano all’embargo 9,6 milioni di euro e quelle di Macerata subiscono un calo dell’export di 7,9 milioni di euro.
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