Sanzio, novità all'orizzonte: fissati i nuovi voli per Parigi e Bucarest. Rotte per Roma e Milano, quale sarà il futuro

Sanzio, novità all'orizzonte: fissati i nuovi voli per Parigi e Bucarest. Forse è la volta buona
Sanzio, novità all'orizzonte: fissati i nuovi voli per Parigi e Bucarest. Forse è la volta buona
di Martina Marinangeli
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Martedì 14 Dicembre 2021, 03:10

ANCONA  - Ancora una volta, viene mancato l’obiettivo di agganciare le rotte aeree verso Roma e Milano ma, in compenso, il Sanzio porta a casa due nuove tratte: una con destinazione Parigi, operata dalla low cost spagnola Vueling, l’altra diretta a Bucarest a bordo della Wizz Air.

Entrambe compagnie già note all’aeroporto marchigiano, la prima ha garantito durante l’estate i voli per Barcellona, l’altra è tuttora operativa nella tratta Ancona-Tirana. È questo l’esito del bando aperto dalla Regione negli scorsi mesi, volto ad aumentare il traffico passeggeri dello scalo.

I termini per la presentazione delle offerte si erano chiusi lo scorso 30 novembre e la commissione valutatrice si è presa 13 giorni di tempo per analizzare le domande arrivate e verificare che fossero rispondenti ai requisiti richiesti. Un iter che si è concluso ieri con l’aggiudicazione delle due rotte, in partenza dal 2022 con rotazioni bisettimanali. L’obiettivo dichiarato del bando era quello di accaparrarsi quanto finora si è dimostrato più sfuggente del previsto. Parliamo delle mete nostrane Roma e Milano, per anni chieste a gran voce da molti imprenditori marchigiani, ma ancora fuori dai tabelloni degli arrivi e delle partenze. Già nei bandi regionali aggiudicati lo scorso marzo, i lotti dedicati alle due rotte domestiche erano andati deserti. 

Così, la Regione aveva deciso di avviare, in estate, un secondo bando, composto da quattro lotti - uno finalizzato ad acquisire il collegamento con la Capitale, uno declinato sugli scali milanesi, uno volto ad individuare ulteriori rotte nel mercato italiano ed uno, infine, che guardava al mercato europeo – sperando di avere più fortuna ma, alla deadline fissata per il 30 settembre, nessuna compagnia aveva opzionato i due fondamentali hub nazionali. Neanche la proroga della scadenza al 30 novembre è riuscita nell’intento, ma comunque il Sanzio non resta a mani vuote. L’aver centrato mete come Parigi e Bucarest non è infatti una cosa di poco conto. Il volo per la capitale francese sarebbe dovuto decollare con la compagnia Transavia già ad aprile - con due rotazioni settimanali fino ad ottobre -, ma nel frattempo era sparito dai radar. 

Stessa sorte era toccata a Bucarest e Varsavia: la compagnia Tayaran Jet avrebbe dovuto operare le due rotte dal 7 giugno, il lunedì ed il venerdì, per tutto l’anno ma, anche in questo caso, i piani sono cambiati in corsa. Ora, due voli su tre sono tornati in pista sulle ali di compagnie aeree diverse. Mentre si ragiona sullo sviluppo di un aeroporto fiaccato - come l’intero settore - da quasi due anni di pandemia, resta alta anche l’attenzione sul tema lavoro, dopo i 14 licenziamenti scattati a novembre come conseguenza dell’accordo siglato nell’aprile 2020 tra Regione, Cgil, Cisl e Uil. 

Licenziamento che ha riguardato però anche due lavoratrici del check in extra accordo: la ragione sarebbe legata al fatto che la loro assunzione non avvenne tramite selezione pubblica (ma attraverso diversi rinnovi del contratto a cui fece seguito all’epoca un accordo sindacale per la stabilizzazione) e dunque si profilerebbe la nullità del rapporto di lavoro. Una condizione che riguarderebbe un’altra trentina di dipendenti della fu Aerdorica, oggi Ancona International Airport.

Ieri, il presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, ed i capigruppo hanno ricevuto i rappresentanti sindacali Valeria Talevi (Filt-Cgil), Roberto Ascani (Fit-Cisl) e Giorgio Andreani (Uil-Trasporti), i quali hanno ribadito le preoccupazioni rispetto alle prospettive dello scalo, sottolineando la necessità di maggiori certezze e garanzie sul futuro dell’infrastruttura e sul mantenimento dell’attuale personale, ridotto negli anni dai 101 dipendenti agli attuali 59. È emersa l’intenzione della Regione di favorire l’utilizzo dei finanziamenti pubblici per investire nella qualità dei servizi e nella valorizzazione delle risorse umane.

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