ANCONA - Gli effetti sanitari della pandemia, diretti ed indiretti, si potranno vedere in maniera più evidente nei prossimi anni, ma l’impatto del Covid sul Sistema sanitario regionale nel 2020 è già nero su bianco e i numeri affiorati mostrano in tutta la sua gravità l’altro volto di questa emergenza senza fine. Tanto per dare l’idea: in un anno i ricoveri sono diminuiti del 21%, gli screening registrano un calo fino al 40%, l’attività ambulatoriale si è ridotta del 50%.
La mappa
I dati sono stati elaborati dalla lla Cgil Marche, forniti da Agenas-Mes Sant’ Anna e riguardano le strutture pubbliche e quelle private accreditate.
Gli ostacoli
Per le attività di tipo cardio-circolatorie, ad esempio, preoccupa il forte calo dei ricoveri per interventi di by pass aortocoronarico (-27,1%), per ictus ischemico (-17,9%), per interventi di angioplastica (-17,9%) e per infarto (-7,2%). Garantita l’emergenza a pieno regime e non solo: in crescita le fratture operate entro 48 ore (+2,3%) e le fratture del femore operate entro 2 giorni (+2,3%). Sostanzialmente stabili sono invece stati i parti cesarei (-0,1%).
Nell’annus horribilis, osservando i dati dei ricoveri, ne mancano all’appello 19 mila per interventi chirurgici programmati (-23,3%), 16 mila ricoveri ordinari programmati (-21,1%), 15 mila ricoveri urgenti (-17,7%), 16 mila in day hospital (-29,7%) e quasi un migliaio per diagnosi psichiatriche (-22,6%). Ma a preoccupare fortemente è il calo record delle attività di prevenzione e screening, che si ripercuoterà sul sistema sanitario negli anni a venire. I dati Agenas Sant’Anna mostrano infatti che nel 2020 più di una marchigiana su tre non si è sottoposta a esami di screening cervicali (-39,1%) e mammografici (-36,5%).
Le criticità
Anche il calo degli esami del colon retto (-20,8%) dimostrano una frenata importante negli screening durante il primo anno di pandemia. Rispetto al 2019, inoltre, non sono stati fatti 26 mila screening cervicali, 20 mila mammografici e 14 mila colon rettali. Pesante l’impatto del Covid nelle attività ambulatoriali dove forte è stato il calo delle prestazioni di specialistica con esenzione E01 (-35,4%), delle visite di controllo (-32,4%), delle visite di controllo per neoplasie (-16,6%) e soprattutto per la prima visita oculistica (-49,2%) e neurologica (-41,0%). Prestazioni non erogate perché rimaste imbrigliate nelle maglie strette imposte dal Covid ma anche per la mancata richieste dei cittadini, troppo spaventati per varcare le soglie degli ospedali.
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