Rsa, c'è il via libera: le visite dei familiari sono di nuovo consentite. Ma servirà il Green pass

Rsa, c'è il via libera: le visite dei familiari sono di nuovo consentite. Ma servirà il Green pass
Rsa, c'è il via libera: le visite dei familiari sono di nuovo consentite. Ma servirà il Green pass
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Domenica 9 Maggio 2021, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 09:21

ANCONA  - Green pass alla mano per accedere nelle Rsa marchigiane e poter finalmente rivedere i propri cari, dopo mesi di distanza forzata dettata dalla pandemia. L’ordinanza che apre alle visite nelle Residenze sanitarie assistite porta la firma del ministro della Salute, Roberto Speranza, e ha come data in calce quella di ieri, vigilia della Festa della mamma.

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Avrà «effetto immediato», precisano dal ministero della Salute. Come si legge nel testo, infatti, entra in vigore dal momento della sua adozione e resterà valida fino al 30 luglio 2021. Uno dei punti salienti è proprio il Green Pass: al terzo comma dell’articolo 1 viene spiegato che i familiari e i visitatori, al momento dell’accesso, dovranno esibire esclusivamente agli incaricati delle verifiche (nel rispetto delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali) le «certificazioni verdi Covid-19», previste dal decreto legge del 22 aprile.

Un concetto ribadito anche nel documento che detta le Modalità di accesso/uscita di ospiti e visitatori in queste strutture.

I Green pass, viene spiegato, «possono essere un utile strumento di orientamento alla regolamentazione delle visite e delle uscite programmate, compatibilmente con la situazione locale e con la specificità di servizi e strutture che possono accogliere utenti con diverso grado di fragilità e rischio di trasmissione infettiva». Viene puntualizzato anche che «il possesso e la presentazione delle certificazioni verdi non sostituisce il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio né l’interruzione di programmi di screening ove previsti». Fissate modalità accesso e uscita, ma direttori e autorità sanitarie possono adottare misure più restrittive se necessario.

L’ordinanza disciplina l’accesso di familiari e visitatori a strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite, hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti, e strutture residenziali socio-assistenziali. Accesso, si legge nel testo, consentito nel rispetto del documento che detta le modalità di accesso e uscita, adottato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, come integrato e validato dal Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus. Al comma 2 dell’articolo 1 si precisa che «il direttore sanitario o l’autorità sanitaria competente, in relazione allo specifico contesto epidemiologico, possono adottare misure precauzionali più restrittive necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione». 

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