Chi ritenta e chi lascia alla figlia: ecco comune per comune la sfida di 64 candidati a sindaco

Chi ritenta e chi lascia alla figlia: ecco comune per comune la sfida di 64 candidati a sindaco
Chi ritenta e chi lascia alla figlia: ecco comune per comune la sfida di 64 candidati a sindaco
di Maria Teresa Bianciardi
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Domenica 5 Settembre 2021, 03:45

ANCONA  - I Comuni sono 28, ma soltanto in due - San Benedetto e Castelfidardo - è previsto il ballottaggio. Per tutti gli altri la sfida alla poltrona da sindaco si esaurirà il 3 ed il 4 ottobre, in quanto realtà con meno di 15mila abitanti. Addirittura in otto paesi - Santa Maria Nuova, Monte San Pietrangeli, Acquasanta, Force, Mercatino Conca, Gradara, Mondavio e Petritoli - è stata presentata una sola lista: il quorum si raggiungerà con il 40% dei votanti e almeno la metà dei voti di chi si è recato alle urne. Sfide sentite in salsa marchigiana, con 64 candidati in corsa, che riservano sempre molte sorprese.


Curioso per esempio il caso di Montegallo, borgo ascolano ai piedi del monte Vettore: per guidare il Comune con 462 residenti si sono formate quattro liste con altrettanti candidati a sindaco. E sarà sicuramente una lotta all’ultimo voto. A Rapagnano invece, l’ex parlamentare di Forza Italia Remigio Ceroni, lascia dopo ben sei riconferme la poltrona da primo cittadino ma la scelta del successore è caduta in famiglia: la figlia Elisabetta è destinata a diventare la prima sindaca del paese in provincia di Fermo. L’altra lista che sostiene il candidato Alfonso Ceci (ex consigliere di maggioranza) sarebbe stata composta per scongiurare l’incognita del quorum.

Strategie politiche con parecchie discese in campo per l’ennesimo mandato. In cerca di riconferma il sindaco di Mondavio Mirco Zenobi, come Sante Stangoni ad Acquasanta, Luca Pezzani a Petritoli o Paolo Casenove a Monte San Pietrangeli.

A Force, Augusto Curti lascia il passo ad Amedeo Lupi, ma il suo non è un addio. Il rappresentante regionale dei piccoli comuni all’interno dell’Anci si è candidato in qualità di consigliere in odore di vice sindaco. Di sfida in sfida, ovviamente quelle più attese riguardano Castelfidardo e San Benedetto, che potrebbero andare al ballottaggio del 17 e del 18 ottobre.

Nella città rivierasca il confronto nel segreto delle urne sarà fitto e affollato: cinque candidati a sindaco, 19 liste a sostegno. Il sindaco uscente Pasqualino Piunti può contare su sei liste quali: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, San Benedetto Protagonista- Piunti Sindaco- Il Popolo della Famiglia e Noi con l’Italia. Antonio Spazzafumo si presenta con cinque: Libera San Benedetto, San Benedetto Viva, Rivoluzione Civica, Rinascita Sambenedettese 0735 e Centro Civico Popolare. 


Serafino Angelini è sostenuto dal M5S e da e Cambia San Benedetto, Aurora Bottiglieri conta tre liste quali Pd, Articolo 1 e Nos, mentre Paolo Canducci è affiancato da Verdi, Democratici per Canducci e Lista Riformisti. A contendersi la fascia tricolore di Castelfidardo saranno invece il sindaco uscente Roberto Ascani (Movimento 5 Stelle e Castelfidardo Futura), Tommaso Moreschi (Solidarietà Popolare per Castelfidardo), Marco Tiranti (PD-Bene in Comune, Uniti e Attivi, Sinistra Unita e Azione Civica Solidale) e Gabriella Turchetti (Fare bene per Castelfidardo, Fratelli d’Italia e Lega Salvini Castelfidardo), per un totale di dieci liste e 156 candidati al consiglio comunale. 

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