Assessori, Ciccioli è ormai in caduta libera: prende quota l’ipotesi del tecnico

Assessori, Ciccioli è ormai in caduta libera: prende quota l’ipotesi del tecnico
Assessori, Ciccioli è ormai in caduta libera: prende quota l’ipotesi del tecnico
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Lunedì 17 Ottobre 2022, 05:10

ANCONA  - Una pratica da chiudere a pochi giorni dalle elezioni Politiche del 25 settembre, che invece si è trasformata in un rompicapo estremamente complicato da risolvere. Giorni di fuoco per i Fratelli d’Italia made in Marche, che si sono incartati sulla figura da far entrare in giunta al posto dell’assessore al Bilancio Guido Castelli, eletto in Senato. Oggi il governatore Francesco Acquaroli potrebbe comunicare ai suoi il responso sulle sorti di Carlo Ciccioli, le cui quotazioni vengono date in caduta libera. Praticamente con un piede già dentro Palazzo Raffaello, il capogruppo regionale ha giocato male le sue carte rendendosi protagonista di un passo falso che lo ha fatto assurgere agli “onori” della cronaca nazionale. 

 
Il caso


Quelle parole sulle vittime dell’alluvione pronunciate martedì in Consiglio regionale («erano nel posto sbagliato al momento sbagliato») hanno gettato sale su ferite ancora aperte e la sua nomina ad assessore è considerata dai più ormai archiviata.

Su questo punto, l’intero partito regionale ha rimesso la decisione nelle mani del governatore, che negli ultimi giorni si è confrontato con tutti per arrivare ad una scelta il più condivisa possibile. Ma non è semplice trovare last minute una figura che rimpiazzi Ciccioli nell’esecutivo. E la federazione di Ancona vuole che il piano B si traduca nella nomina di un rappresentante comunque del capoluogo dorico. Una richiesta che in ogni caso coincide con i desiderata del presidente, che gradirebbe avere in giunta un assessore capace di creare un asse con Ancona in vista delle elezioni Amministrative del prossimo anno.


Il tecnico
E, in questo senso, si starebbe muovendo per portare in squadra un tecnico di alto profilo da individuare nella società civile dorica. Un avvocato, un commercialista o un imprenditore, avrebbe detto ai suoi. Identikit che si sposerebbe bene con le deleghe sul piatto, ovvero quelle al Bilancio ed al Personale. Acquaroli avrebbe più di un nome in mente, ma prima di comunicare le opzioni ha preferito prendersi il tempo necessario per confrontarsi con i diretti interessati e capire se ci sarebbe davvero un’eventuale disponibilità ad entrare in giunta. Qualunque sia la decisione, va presa a stretto giro di posta perché questo limbo in cui è finito il governo regionale rischia di rallentare gli altri dossier fondamentali sul tavolo. 


Il successore
Senza considerare che il successore di Castelli si troverà a dover gestire fin da subito la patata bollente del Bilancio di previsione triennale - da approvare entro dicembre - che non è di certo una passeggiata di salute. Il documento detta infatti la linea sulla programmazione Poter prendere confidenza con la materia farebbe comodo al nuovo assessore, che già così avrà pochissimo tempo per mettersi al volante di una macchina già lanciata. Vero è che potrà contare sulla lunga esperienza della dirigente del dipartimento Risorse finanziarie, umane e strumentali Maria Di Bonaventura, la donna dei conti della Regione. Ma assumere una delle deleghe più delicate dell’amministrazione regionale non è un test a cui ci si possa presentare impreparati.

Le altre due new entry in giunta - i leghisti Andrea Antonini al posto di Mirco Carloni e Chiara Biondi in sostituzione di Giorgia Latini - in questo partono avvantaggiati. Già da diversi giorni hanno potuto iniziare a familiarizzare con i loro nuovi ruoli e le materie che si troveranno a maneggiare. Il primo dovrà gestire lo Sviluppo economico e l’Agricoltura, voci in bilancio non di poco peso; la seconda, erediterà dalla collega di partito eletta alla Camera le deleghe all’Istruzione, alla Cultura e alle Pari opportunità. Definito il cosa, manca solo il quando. Sta ora ad Acquaroli dettare la timeline.

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