Regione Marche, Acquaroli pensa anche al sottosegretario: il più quotato è Giovanni Silvestri (vice sindaco di Ascoli)

Regione Marche, Acquaroli pensa anche al sottosegretario: il più quotato è Giovanni Silvestri (vice sindaco di Ascoli)
Regione Marche, Acquaroli pensa anche al sottosegretario: il più quotato è Giovanni Silvestri (vice sindaco di Ascoli)
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Giovedì 13 Ottobre 2022, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 18:08

ANCONA - Una nuova figura creata ad hoc per dare supporto al lavoro della giunta regionale. Un sottosegretario alla presidenza a cui affidare parte delle deleghe gestite dal governatore. Sarà questo il prossimo passo del numero uno di Palazzo Raffaello Francesco Acquaroli, una volta chiusa la partita del rimpasto di giunta, che nelle ultime 48 ore si è un po’ complicata per il caso Ciccioli. Per quando sarà l’ora del sottosegretario, tra i nomi papabili per ricoprire l’incarico, il più quotato è al momento quello del vicesindaco di Ascoli Piceno Giovanni Silvestri. 

 
Per lungo tempo esponente di Forza Italia, alle Regionali del 2020 si è candidato con la lista Civitas Civici di Paolo Mattei, ma nonostante i 1201 voti ottenuti non viene eletto.

Ora sarebbe stato proprio Mattei a perorare la causa per incasellarlo in giunta come sottosegretario, anche perché fin qui la lista non ha ottenuto particolari incarichi e l’unico candidato che è riuscita a piazzare in Consiglio regionale - Giacomo Rossi - si è nel frattempo sfilato dal gruppo. E questo del sottosegretariato sarebbe considerato un buon compromesso per accontentare tutti.


Le deleghe


Se davvero alla fine dovesse essere Silvestri il prescelto, a lui spetterebbe il compito di gestire alcune delle deleghe che Acquaroli ha deciso di tenere per sé. All’elenco si sono aggiunte, nelle ultime ore, quella alla Ricostruzione lasciata dall’assessore Guido Castelli e quella al Turismo. Proprio la Ricostruzione potrebbe essere una delle deleghe da demandare al sottosegretario che, nel caso fosse l’ascolano Silvestri, conoscerebbe già bene il tema. Tuttavia, c’è chi all’interno della maggioranza ha già espresso più di una perplessità sul nome. In altre regioni in cui questa figura è già presente - come ad esempio l’Abruzzo - il sottosegretario viene scelto tra i membri del Consiglio regionale, mentre in questo caso si tratterebbe di un esterno. Al netto dei mal di pancia che, come di consueto, compaiono nel momento in cui si devono fare delle nomine, per creare da zero una figura che finora non è esistita nell’assetto di governo regionale, serve una modifica dello Statuto. Cosa che allungherà inevitabilmente i tempi. Il primo passo sarà quello della presentazione della proposta di modifica legislativa allo Statuto regionale del 2005 da parte della giunta, documento che approderà prima in commissione Affari istituzionali, poi in Consiglio per il voto dell’Assemblea legislativa che dovrà essere a maggioranza assoluta (quindi 16 consiglieri sui 31 che occupano i banchi di Palazzo Leopardi). Ma l’iter non si chiude qui.


La doppia lettura


È necessaria la cosiddetta doppia lettura, ovvero un secondo voto in aula - a distanza di almeno due mesi dal primo - su un testo che dovrà essere identico alla versione già passata al vaglio del Consiglio. Insomma, non una partita che si chiude a stretto giro di posta, benché il governatore abbia espresso l’intenzione di non perdere tempo in merito. Il proposito di Acquaroli sarebbe quello di passare più tempo a Roma - ora che il governo nazionale ha lo stesso colore di quello regionale - per spingere sui dossier fondamentali delle Marche. Di qui, la necessità di poter fare affidamento su un sottosegretario che gli copra le spalle quando non sarà nelle Marche.

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