Marche, nominati 10 direttori e 43 capiservizio. La nuova Regione pronta a partire, ecco i nomi scelti

Il palazzo della Regione Marche
Il palazzo della Regione Marche
di Martina Marinangeli
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Venerdì 31 Dicembre 2021, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 16:43

ANCONA - La riorganizzazione della macchina della Regione Marche è completa. Dopo le nomine dei manager alla guida dei sei maxi dipartimenti fatte ad inizio novembre, ieri la giunta ha deliberato il nuovo organigramma comprensivo delle 10 direzioni e dei 43 settori, ramificazioni del livello dirigenziale più alto.

Ad essere precisi, manca il tassello dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, ma la sua articolazione sarà definita da qui a due settimane. Tra i nuovi nominati, spicca Daniela Tisi, esterna a cui sono state date le redini del settore Beni e attività culturali.

Alle Regionali del 2020 si era candidata con la Lega e, per qualche giorno, fu in predicato di diventare assessora alla Cultura in un ripescaggio per garantire la quota rosa, poi andata a Giorgia Latini.


La mappa
Nel tetris, inoltre, alcuni dirigenti degli ormai ex servizi non confermati al vertice dopo la riforma, trovano collocazione nelle direzioni.

Parliamo per esempio di David Piccinini, prima alla guida del servizio Protezione civile ed ora direttore del segmento Ambiente e risorse idriche del dipartimento di Nardo Goffi; o di Lorenzo Bisogni, nella direzione Agricoltura e sviluppo rurale (parte del dipartimento Sviluppo economico di Raimondo Orsetti) dopo essere stato dirigente dell’omonimo servizio. Manca la riconferma anche Enrica Bonvecchi, fino a qualche mese fa numero uno della Suam e da oggi titolare del settore Entrate tributarie e riscossioni coattive e, ad interim, di quello al Rendiconto e controlli contabili. Anche Silvano Bertini – caposervizio alle Attività produttive nell’era Bora – deve accontentarsi di un paio di gradini in meno, ma da esterno si guadagna comunque il settore Industria, artigianato e credito.


La riforma
Il dipartimento Salute di Armando Gozzini vede tutti nomi nuovi, a parte la conferma di Filippo Masera, già vice della fu caposervizio Lucia Di Furia – a cui è subentrato per qualche settimana dopo le dimissioni agostane – , e adesso alla direzione Sanità ed integrazione socio-sanitaria. L’avvocato Paolo Costanzi prende invece la direzione alla Vice segreteria ed ai controlli, sotto il segretario generale Mario Becchetti. «Questa riforma è una delle scelte più importanti di tutta la legislatura – sottolinea l’assessore al Personale, Guido Castelli –, perché la macchina organizzativa e le risorse umane sono le gambe che consentono alle idee ed ai programmi di camminare. Siamo in un frangente storico in cui le risorse sono molte, ma tutto passa dalla capacità di spenderle bene. Vanno evitati i colli di bottiglia così che questi soldi arrivino sul territorio, a sostegno delle imprese e delle famiglie». È in previsione anche una serie di concorsi per reclutare almeno 100 unità di personale.

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