Aguzzi: "Spero ancora
in una grande coalizione"

Aguzzi: "Spero ancora in una grande coalizione"
di Silvia Sinibaldi
3 Minuti di Lettura
Lunedì 30 Marzo 2015, 11:27 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 05:28
FANO - “Il percorso involutivo subìto dal progetto di una grande coalizione alternativa al Pd ha fortemente indebolito il mio interesse verso questa esperienza regionale”.



Stefano Aguzzi non ama i giri di parole e la schiettezza è senza dubbio una sua prerogativa.



Oggi si riuniscono le liste civiche, lei è ancora di sposto a essere il loro candidato?

Sono disponibile, ascolterò le motivazioni e le posizioni dei componenti ma a una sola condizione, ovvero che le civiche si presentino da sole e con un loro candidato e un loro simbolo. E’ improponibile sostenere un candidato esterno. E’ l’unica possibilità di partecipare alla competizione con dignità e con l’obiettivo di portare la nostra presenza in consiglio regionale.



Deluso dall’involuzione del progetto unitario?

Deluso e amareggiato perchè quello della grande coalizione era un progetto vincente: oggi le divisioni stanno invece consegnando la vittoria a Ceriscioli su un piatto d’argento. Quello che avevo in mente ha radici in quanto già accaduto a Fano e Urbino: coalizioni guidate da una lista civica non identificabile in un singolo partito e dunque capace di coalizzare anche forze non in perfetta sintonia, come la Lega e l’Udc. Che potessi rappresentare il candidato naturale di questa coalizione lo testimoniano i 10 anni in cui ho governato la città di Fano, proprio con quelle forze politiche. Inoltre provengo dalla stessa provincia di Ceriscioli e questo avrebbe reso più difficile la vita al centrosinistra.



Come si è aperto il processo regressivo?

Con la scelta di Marche 2020 di blindare la candidatura di Spacca. E’ stato un passo dirompente. Se Fratelli d’Italia si è detta possibilista la Lega non poteva accettare di sostenere l’attuale governatore del centrosinistra. Poi mi sembra chiaro che, fallita l’ipotesi iniziale, l’Udc abbia scelto di sostenere Ceriscioli salendo sul carro del possibile vincitore. Faranno una lista unica con i Popolari per l'Italia, con Roberto Giannotti quel signore che si gode il lauto vitalizio maturato grazie a Forza Italia e al Pdl e poi si schiera con Ceriscioli. Al di là della politica, non mi sembra certo un comportamento dignitoso.



La seconda mossa esplosiva è firmata Forza Italia?

Trovo molto limitato e anche svilito il ruolo di Fi a sostegno di Spacca. Il suo elettorato difficilmente comprenderà questa scelta.



Allora è vero che lei pensava di tagliare fuori Spacca?

Ho sempre considerato Spacca una grande risorsa e sarei stato anche disposto a fare un passo indietro se nel suo nome si fosse creata una grande coalizione. Ma così non è stato”.



Lei cosa spera?

Spero nel buon senso, spero nella lucidità dei partiti del centrodestra che invertano una situazione che porterà tutti alla sconfitta. Anche Spacca rischia di uscire massacrato. Credo sia ancora possibile trovare una figura in grado di unire le forze in gioco. Penso a Guido Castelli, a Piero Celani, a Stefano Aguzzi. Ma credo anche che Marche 2020 possa individuare al suo interno una figura coalizzante che non sia Spacca ma nemmeno Solazzi, che rappresenti un punto di aggregazione per tutte le forze alternative al Pd.
© RIPRODUZIONE RISERVATA