ANCONA Valorizzare i mulini storici ad acqua delle Marche costruiti prima del 1900 attraverso progetti pilota in base anche ad una rigorosa ricognizione di questi manufatti che rileva le caratteristiche tipologiche e conservative, condotta dall’Università di Camerino, capofila degli Atenei marchigiani.
I fondi
Lo ha deciso la giunta regionale, nel corso dell’ultima seduta, in attuazione della legge regionale n. 4 del 20 febbraio 2019, stanziando per gli interventi di valorizzazione 100 mila euro a valere sull’annualità 2021 e approvando il censimento che ha rilevato un primo nucleo di 19 mulini storici. «I mulini ad acqua – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Giorgia Latini - sono un vero e proprio bene culturale se si considera la loro funzione socio-economica, spesso punti di riferimento di un territorio rurale, ma anche la fonte di divulgazione di un antico sapere e conoscenza. Meritano valorizzazione sia come evidenza architettonica, sia sotto il profilo della ricerca storica, sia come attrattiva turistica e in funzione didattica.
L’opera
Gli interventi da realizzare sono destinati al raggiungimento della piena funzionalità molitoria (idraulica o idraulico-elettrica) a scopo didattico/museale, piena funzionalità molitoria e produttiva di tipo esclusivamente artigianale, compresa la vendita in loco dei singoli prodotti interni e infine la promozione e valorizzazione dei siti.
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