Carburanti alle stelle e prezzi +8%, Mangoni (Adiconsum): «Famiglie sotto attacco»

Caro carburanti e prezzi +8%, Adiconsum: «Famiglie sotto attacco»
Caro carburanti e prezzi +8%, Adiconsum: «Famiglie sotto attacco»
di Massimilaino Viti
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Domenica 3 Luglio 2022, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 04:45

ANCONA - Il consumatore è sotto attacco. Si difende tagliando tutto ciò che non è strettamente necessario, anche se ciò comporta un peggioramento della qualità della vita. Ma anche segnalando abusi, truffe e storture del mercato e figlie della situazione.

«In particolare ci arrivano segnalazioni per aumenti spropositati nel prezzo del carburante; generi alimentari la cui confezione viene venduta sempre allo stesso prezzo ma con una quantità inferiore di prodotto e pratiche commerciali scorrette che promettono al consumatore un risparmio sulla bolletta energetica che poi, in realtà, non si verifica» segnala Roberta Mangoni di Adiconsum Marche Aps, associazione che interviene a difesa del consumatore fino a coinvolgere l’Antitrust. 

I dati Istat

La situazione sul caro prezzi sta peggiorando. Il dato più recente è quello relativo a giugno: secondo l’Istat l’inflazione è salita all’8%, valore che non si registrava da gennaio 1986 (quando fu pari a +8,2%). Secondo la stessa Mangoni la situazione non migliorerà a breve per cui fino al prossimo anno si assisterà ad un graduale aumento del costo della vita.
E guardando il prossimo inverno, si pensa subito alla bolletta del riscaldamento. «Per l’energia abbiamo chiesto da tempo, e ce li aspettiamo, interventi da parte del Governo» afferma Mangoni che poi prosegue: «Non interventi tampone ma strutturali, capaci di alleviare tutti i costi non direttamente correlati al consumo. Inoltre occorre stabilire un tetto alle tariffe, come sta avvenendo in Europa». Se in un quadro economico così complesso e di respiro mondiale lo sforzo maggiore spetta al Governo, anche Regione e Comune possono fare qualcosa come aiutare le fasce più deboli della popolazione che entrano nella soglia della povertà. Soprattutto per le famiglie che, dopo Il Covid, hanno visto ridurre le proprie entrate per una modifica della situazione lavorativa. «Le famiglie rischiano una progressiva riduzione del potere di acquisto che può tradursi in una difficoltà nel pagamento delle bollette e dei servizi essenziali» afferma la responsabile di Adiconsum che indica come il consumatore si stia difendendo dagli aumenti.
Sul fronte generi alimentari, il costo del “carrello della spesa” è cresciuto dell’8,3% (dato Istat di giugno), l’aumento più alto da 26 anni a questa parte. «Si cerca di risparmiare il più possibile, cercando offerte e sconti (anche su prodotti di imminente scadenza), comprando solo prodotti essenziali, rivolgendosi di più al discount e alla grande distribuzione e meno al cosiddetto negozio di prossimità, mentre dal punto di vista dell’energia si cercano offerte più convenienti sul mercato libero. Ma è pur vero che abbiamo assistito a casi in cui era stato pattuito un prezzo fisso e oggi, con modifiche unilaterali del contratto, il prezzo è diventato variabile» spiega Mangoni. Un’altra difesa è il taglio delle spese voluttuarie come abbigliamento, spettacoli, divertimento, cultura, vacanze, rinunce che vanno a scapito della qualità della vita. «Proprio in un momento in cui, dopo due anni di pandemia, la gente aveva ripreso a socializzare e a vivere normalmente», si rammarica la referente di Adiconsum.

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