Presidenza dell’Ap: Vincenzo Garofalo all’esame di Camera e Senato. Il sindaco Mancinelli: «Non vediamo l'ora che diventi operativo»

Presidenza dell’Ap: Vincenzo Garofalo all’esame di Camera e Senato. Il sindaco Mancinelli: «Non vediamo l'ora che diventi operativo»
Presidenza dell’Ap: Vincenzo Garofalo all’esame di Camera e Senato. Il sindaco Mancinelli: «Non vediamo l'ora che diventi operativo»
di Massimiliano Petrilli
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Sabato 12 Febbraio 2022, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 19:28

ANCONA  - Vincenzo Garofalo più vicino alla presidenza dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centrale. L’intesa tra il ministro Giovannini e il governatore siciliano Musumeci per la nomina di un altro messinese, Francesco Di Sarcina, alla guida dell’Ap Catania-Augusta ha di fatto sbloccato l’iter per far arrivare Garofalo alla guida del porto dorico. E giovedì il ministro Giovannini ha inviato il dossier di Garofalo e Di Sarcina alle commissioni Trasporti di Camera e Senato che a beve dovranno essere convocate per esprimere il parere sulle proposte di nomina. 

 
Ancona e Catania erano infatti le ultime due presidenze ancora vacanti.

Il successore di Giampieri e del commissario Pettorino era stato individuato a metà dicembre e l’intesa del ministro con i governatori Acquaroli e Marsilio era stata raggiunta proprio sul nome dell’ingegnere Garofalo. Ma la proposta di nomina era rimasta tra le bozze della mail del ministro. Prima di chiedere il parere su Garofalo per Ancona andava infatti sbloccata la presidenza dell’Autorità portuale della Sicilia orientale. La svolta all’inizio della settimana con l’intesa su Francesco Di Sarcina, in passato accostato alla guida anche dell’Ap di Ancona. Ora la palla passa ai commissari di Camera e Senato dove, salvo sorprese come avvenuto con la proposta di Africano (bocciata al Senato), il parere favorevole dovrebbe arrivare nel giro di un paio di settimane. Poi il ministro potrà firmare il decreto e Garofalo insediarsi alla guida dell’ente. 


Anche se la vera operatività dell’Ap dovrà attendere ancora qualche tassello. Regione e Comuni dovranno infatti indicare i componenti del nuovo Comitato di gestione. Al quale spetterà, su indicazione del presidente, la nomina del segretario generale. Solo a quel punto la governance dello scalo potrà viaggiare a pieno regime. E iniziare ad affrontare tutte le questioni rimaste in sospeso: dal raddoppio Fincantieri al nuovo terminal crociere al nuovo Prg. «Finalmente il ministro ha inviato il decreto di nomina alle commissioni parlamentari - esclama il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli - Non vediamo l’ora che il nuovo presidente sia operativo per affrontare le diverse questioni aperte». «Bene che la proposta di nomina del presidente Ap sia arrivata a Camera e Senato - aggiunge l’assessore dorico al Porto, Ida Simonella - Non vediamo l’ora di poter collaborare perchè di lavoro da fare ce n’è parecchio: dal raddoppio del bacino di Fincantieri al terminal crociere fino alla riapertura della Lanterna rossa».

L’attesa del nuovo presidente era scattata l’1 dicembre 2020 con la scadenza del mandato di Giampieri, poi rimasto alla guida dell’Ap grazie a un cavillo nei decreti Covid. Il pasticcio della candidatura di Africano aveva prolungato lo stand by dello scalo, a luglio 2021 affidato al commissario straordinario Pettorino. Con il congelamento di progetti per circa 115 milioni, cruciali per lo sviluppo e il potenziamento dell’Ap. Ieri intanto il Comitato di gestione dell’Ap ha approvato l’adeguamento tecnico-funzionale per prolungare i binari utilizzati per il traffico commerciale su treno. Un investimento di 4,3 milioni per ulteriori 650 metri di binari per far accedere i treni alla zona portuale di Ancona, destinata ai traffici mercantili.

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