Il 2023 è l'anno dei cantieri nelle Marche. Acquaroli: «Per l’alluvione ora arrivano i primi 200 milioni»

Il 2023 è l'anno dei cantieri nelle Marche. Acquaroli: «Per l’alluvione ora arrivano i primi 200 milioni»
Il 2023 è l'anno dei cantieri nelle Marche. Acquaroli: «Per l’alluvione ora arrivano i primi 200 milioni»
di Martina Marinangeli
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Martedì 3 Gennaio 2023, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 15:19

ANCONA - «Il mio augurio per il 2023? Ritrovare un po’ di normalità, così da poterci concentrare sui progetti per le Marche parlando sempre meno di emergenze e situazioni difficili». Ne sa qualcosa di emergenze il governatore Francesco Acquaroli, che ha iniziato il suo mandato a Palazzo Raffaello in piena pandemia, si è visto cadere addosso il caro energia e materie prime, e ha dovuto gestire le conseguenze della catastrofe dell’alluvione del 15 settembre e dello sciame sismico del 9 novembre. Normalità. Una parola che ritorna come un leitmotiv durante la conferenza d’inizio anno organizzata ieri in Regione con l’Ordine dei giornalisti delle Marche presieduto da Franco Elisei.

 


Le assenze


Incontro molto partecipato che ha visto in prima fila assessori e consiglieri della Lega, mentre si è fatta notare l’assenza di esponenti di Fratelli d’Italia e Forza Italia. Mancanza poi spiegata con vacanze già programmate da parte di molti membri della maggioranza ed iniziative concomitanti. E rimase solo il Carroccio. Nel tirare un bilancio di quanto fatto finora dalla sua giunta e tracciare le direttrici per la seconda metà del mandato, Acquaroli ha parlato del 2023 come «l’anno dei cantieri, tra infrastrutture, ricostruzione post sisma e ospedali» e ha fatto sapere che «è stata attivata la procedura al Mef per l’accreditamento dei primi 200 milioni di euro per il post alluvione e nei prossimi giorni saranno a disposizione della contabilità regionale».

Risorse nazionali che, spiega il numero uno di Palazzo Raffaello, andranno per «i lavori di messa in sicurezza fatti dai Comuni, che sono costati tra gli 80 e i 90 milioni di euro e per la ricostruzione di abitazioni e aziende». A questi si aggiungono poi altri 200 milioni - stanziati sempre dal governo con la Legge di Bilancio per interventi strutturali tra il 2023 e il 2024 - e 13 milioni per opere da realizzare sul Misa e sul Nevola. «Mi sembra che questi stanziamenti siano passati come ordinari - ci tiene a puntualizzare il govenratore - e invece non è così.

Comprendo lo stato d’animo dei sindaci, degli imprenditori e delle famiglie, ma faccio notare l’entità delle risorse stanziate ed i tempi record. A 8 anni dall’alluvione del 2014 tutto taceva rispetto ai danni».

E ad un governo nazionale politicamente vicino e non sordo alle istanze arrivate dalle Marche, è stata chiesta anche l’istituzione di una struttura commissariale per l’alluvione. A metà dicembre è stato lo stesso Acquaroli ad avanzare la richiesta al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano «ed è stata accolta. Verrà formalizzata in questi primi giorni di gennaio». Da commissario delegato all’emergenza alluvione e con la delega alla ricostruzione post sisma ereditata da Castelli, Acquaroli ha ammesso che «dopo due anni, vorrei occuparmi della programmazione. Il continuo ricorrere al sistema emergenziale toglie molte energie in una giunta che ha un numero di assessori bassissimo rispetto alle competenze attribuite». 


Le infrastrutture


I prossimi 12 mesi, secondo il presidente, saranno poi fondamentali per le infrastrutturale delle Marche, a partire dal rilancio del Sanzio con i voli di continuità per Napoli (una rotazione al giorno), Roma e Milano (due rotazioni giornaliere). Previsto anche il completamento della Pedemontana nel tratto Quadrilatero e la cantierizzazione dei primi tre lotti del tratto da Caldarola-Servigliano. Per la Fano-Grosseto, inoltre, sono stati stanziati 150 milioni per l’adeguamento e la successiva apertura della prima canna della Galleria della Guinza. Grandi protagonisti del 2023 saranno infine i nuovi ospedali, con quelli di Pesaro e Macerata che vedranno partire entro l’anno la gara per la progettazione esecutiva e per l’inizio del 2025 è previsto l’avvio dei cantieri.

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