Un marchigiano su quattro
sarà over 65 entro l’anno

Una popolazione sempre più anziana: quasi il 5% supererà gli 85 anni Lo studio del Coordinamento pensionati delle associazioni di categoria

Un marchigiano su quattro sarà over 65 entro l anno
Un marchigiano su quattro sarà over 65 entro l’anno
di Martina Marinangeli
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Lunedì 15 Maggio 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 12:18

ANCONA - Entro la fine di quest’anno, i marchigiani over 65 saranno 408mila, pari al 24,3% della popolazione residente, mentre gli ultrasettantacinquenni saranno il 13,1% e gli over 85 arriveranno al 4,7%. La popolazione anziana della nostra regione raggiungerà le 531mila unità nel 2045, quando più di un marchigiano su tre avrà superato i 65 anni.


Il trend


Se da un lato i dati sull’età media della popolazione ci collocano tra le regioni più longeve d’Italia, dall’altro il progressivo invecchiamento dei residenti si intreccia anche con il nodo dell’inverno demografico.

Un numero di nuovi nati in costante decrescita porta l’età media a salire. E con una popolazione sempre più anziana, si creano nuovi bisogni anche a livello sociale e sanitario. A tracciare il perimetro della questione è il Cupla (Coordinamento unitario pensionati lavoro autonomo), espressione delle maggiori organizzazioni dell’artigianato, dell’agricoltura, del commercio – Confartigianato, Cna, Cia, Coldiretti, Confcommercio, Confesercenti – che rappresentano nelle Marche 140mila pensionati.


Le criticità


In un incontro con l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, il Cupla ha messo in fila tutte le priorità per riuscire a gestire le criticità che si presentano con una popolazione in costante invecchiamento: dalla necessità di valorizzare i medici e gli infermieri di famiglia, a quella di ridurre i tempi di attesa per ricoveri ed esami diagnostici, fino al potenziamento dei servizi di medicina territoriale e all’integrazione tra Assistenza domiciliare integrata e Assistenza domiciliare sociale. Secondo il Cupla servono poi un incremento dei posti nelle Rsa e la realizzazione delle 29 Case di comunità e dei 9 Ospedali di comunità finanziati dal Pnrr, con messa in rete dei servizi di telemedicina. Al centro del modello sociale e sanitario immaginato dal Cupla, ci sono poi i Punti unici di accesso per la presa in carico degli anziani e dei malati cronici, e le Unità di continuità assistenziale per i casi più problematici di pazienti con plurimorbilità. 
 

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