Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche, domani è in programma la vostra manifestazione ad Ancona, Qual è l’obiettivo?
«Ci aspettiamo che il Governo sciolga la riserva sulle aperture e indichi la data per riaprire»
Si ipotizza una ripartenza dal 20 aprile.
«Le imprese della ristorazione e somministrazione, le imprese dell’intrattenimento da ballo, le imprese balneari e le imprese che operano nel catering hanno bisogno di programmazione e certezze sulla ripartenza».
Qual è il timore maggiore?
«Di perdere la stagione estiva. E questo significherebbe perdere l’aggancio con l’Europa che è ripartita. Non è più tempo di essere titubanti o di aspettare».
Avete una stima sulle perdite legate alle chiusure?
E qual è?
«La pubblica amministrazione, dallo Stato alle Regioni ai Comuni, non ha mai smesso di chiedere le tasse agli imprenditori. Qualche Comune ha ridotto la Tari, ma non può bastare».
Nel settore ci sono timori per ulteriori aperture e nuove chiusure?
«Non si deve più ripetere la vergogna di far aprire le imprese e poi farle richiudere dall’oggi al domani come già successo. Non dimentichiamo che c’è la pandemia, ma in precedenza è mancata lungimiranza nella gestione della vaccinazione e un’attenzione alla programmazione per le imprese. Ora speriamo si sia imboccata la strada giusta e che si arrivi alle riaperture»
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