Polacco tra speranze e paure: «La svolta a un passo ma servono regole chiare e tanta programmazione»

Massimiliano Polacco direttore Confcommercio Marche
Massimiliano Polacco direttore Confcommercio Marche
di Massimiliano Petrilli
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Lunedì 12 Aprile 2021, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 10:50

Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche, domani è in programma la vostra manifestazione ad Ancona, Qual è l’obiettivo?
«Ci aspettiamo che il Governo sciolga la riserva sulle aperture e indichi la data per riaprire»

Si ipotizza una ripartenza dal 20 aprile.
«Le imprese della ristorazione e somministrazione, le imprese dell’intrattenimento da ballo, le imprese balneari e le imprese che operano nel catering hanno bisogno di programmazione e certezze sulla ripartenza».


Qual è il timore maggiore?
«Di perdere la stagione estiva.

E questo significherebbe perdere l’aggancio con l’Europa che è ripartita. Non è più tempo di essere titubanti o di aspettare».


Avete una stima sulle perdite legate alle chiusure?
«Al 31 dicembre nella nostra regione solo il settore della ristorazione ha perso un miliardo, il fermo del terziario è costato 4,7 miliardi. In pratica una finanziaria. Ma c’è anche un altro problema»

E qual è?
«La pubblica amministrazione, dallo Stato alle Regioni ai Comuni, non ha mai smesso di chiedere le tasse agli imprenditori. Qualche Comune ha ridotto la Tari, ma non può bastare».


Nel settore ci sono timori per ulteriori aperture e nuove chiusure?
«Non si deve più ripetere la vergogna di far aprire le imprese e poi farle richiudere dall’oggi al domani come già successo. Non dimentichiamo che c’è la pandemia, ma in precedenza è mancata lungimiranza nella gestione della vaccinazione e un’attenzione alla programmazione per le imprese. Ora speriamo si sia imboccata la strada giusta e che si arrivi alle riaperture»

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