ANCONA - Il Partito democratico ha trovato la «figura autorevole» che guiderà i dem marchigiani verso il congresso regionale, slittato al prossimo anno (come data ultima, si è parlato del 15 febbraio). Si tratta di Matteo Mauri, ex viceministro agli Interni nel governo Conte II, carica ricoperta tra l’agosto 2020 ed il febbraio 2021.
Deputato e membro della segreteria nazionale – attualmente è anche commissario della provincia di Latina –, è stato scelto dai vertici del Nazareno per traghettare il partito nell’ultimo miglio, in quella che è stata definita una «fase di decantazione e di riattivazione del dialogo», prima della chiamata alle urne per il dopo Gostoli.
La scelta
La decisione di mandare un commissario nelle Marche per evitare che il congresso si trasformasse in un bagno di sangue, era stata presa lo scorso sabato e ieri, la segreteria nazionale ha estratto il nome dal cilindro, dopo una lunga riflessione per individuare la persona più giusta per il ruolo.
La comunicazione della nomina arriva in tarda serata con una nota stringata: «il segretario nazionale del Partito Democratico, Enrico Letta, al fine di proseguire nel percorso di dialogo e condivisione attivato nelle ultime settimane e rivolto al rafforzamento della proposta politica del Pd nelle Marche, ha nominato il deputato Matteo Mauri, responsabile Cittadinanza e Immigrazione del partito, coordinatore per la celebrazione del Congresso regionale, che dovrà tenersi comunque entro il 15 febbraio 2022».
Cosa succede adesso
Il compito principale di Mauri sarà quello di fare da supervisore affinché la competizione si svolga nel massimo del fair play e non diventi il solito regolamento di conti interno tra correnti.
Le contrapposizioni
Ma tra veti incrociati e posizioni già esacerbate, sembra più un’utopia che una vera prospettiva. Anche perché, dopo mesi di trattative, ormai la maggior parte delle figure papabili si è posizionata nell’una o nell’altra metà campo, cosa che le rende, de facto, schierate e dunque non unitarie. Si profila dunque all’orizzonte il duello Curti-Mastrovincenzo, al netto di colpi di scena last minute.