Paxlovid, da mercoledì le nuove pillole per sconfiggere il Coronavirus. In una settimana registrati diecimila casi in meno

Paxvolid, di Pfizer, da mercoledì nelle Marche
Paxvolid, di Pfizer, da mercoledì nelle Marche
di Massimiliano Petrilli
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Lunedì 7 Febbraio 2022, 02:10

ANCONA - La guerra al Coronavirus passa anche dall’uso del Paxlovid. Il farmaco antivirale della Pfizer, efficace nella cura della malattia da Covid, da mercoledì potrà essere prescritto nella regione. Le prime 156 confezioni sono già arrivate all’ospedale regionale di Torrette, mentre il vaccino Novavax arriverà solo a fine mese. «Per quel momento, tuttavia, lo scenario potrebbe essere molto diverso, dato il calo della curva dei contagi e l’ottima efficacia degli anticorpi monoclonali» ha ricordato nei giorni scorsi l’assessore alla Sanità, Saltamartini

 
I numeri
Ieri intanto, in base al bollettino diffuso dalla Regione, i nuovi positivi nelle ultime 24 ore sono stati 2.519 (sabato 2.484) con 7.352 tamponi esaminati (il giorno prima 6.479). La percentuale di positività è del 34,3% (dal 38,3%). «L’incidenza conferma la regressione della curva epidemica: è scesa sotto 1900 su 100mila, equivalente a 28.500 casi/settimana - è l’analisi dell’Osservatorio epidemiologico della Regione - La settimana passata avevamo 38.000 casi/settimana». La provincia di Ancona con 750 nuovi casi nelle ultime 24 ore è la provincia dove il virus continua a colpire di più. A seguire, nell’ordine, le province di Macerata con 594 casi, poi Pesaro Urbino con 426, Ascoli Piceno con 363 e Fermo con 301. Sono 85 i nuovi positivi di fuori regione. I maggiori contagi si hanno tra i 25 e i 59 anni. Nella fascia 25-44 anni i nuovi positivi sono 678, in quella 45-59 il virus ha infettato 584 persone. Tra i 2.519 positivi delle ultime 24 ore ci sono poi 245 casi di ragazzini tra 6 e 10 anni e 113 quelli tra 3 e 5 anni. Complessivamente i giovani da 0 a 18 anni risultati contagiati sono 817. Sul fronte dei ricoveri ci sono stati altri due ingressi in terapia intensiva (54 in totale, il 21,1% dei 256 posti letto disponibili) e +2 nei reparti non intensivi (325 casi, il 31,6% dei 1.027 posti totali), mentre due in meno in semintensiva, 19 i dimessi. Ieri si sono inoltre registrate cinque vittime tra cui un 55enne di Pergola e una donna di 58 anni di Comunanza. Dall’inizio della pandemia i decessi sono stati 3.463.
La ricerca
Il Paxlovid sarà ripartito in tutti gli ospedali e tutte le strutture Asur del territorio regionale, è in grado di prevenire il ricovero nel 90% dei casi ed è a disposizione prevalentemente dei pazienti non ospedalizzati e a rischio di sviluppare una malattia grave. «L’obiettivo – ha ricordato Saltamartini - resta ridurre le ospedalizzazioni.

Questo farmaco rappresenta un valido aiuto alle cure domiciliari, potendo infatti essere prescritto anche dai medici di medicina generale e dalle Usca». Una ricerca coordinata da Saverio Cinti dell’Università Politecnica delle Marche e pubblicata sull’International Journal of Obesity ha invece scoperto l’origine delle polmoniti bilaterali. Le particelle di grasso generate dalla distruzione delle cellule adipose si accumulano nel tessuto dei polmoni, dove formano membrane che rivestono gli alveoli, provocando gravi problemi respiratori. La ricerca, condotta in collaborazione con l’Università di Milano e con l’Université Cote d’Azur, ha riguardato i tessuti di 19 individui deceduti per Covid e di 23 morti per altre cause ed ha confermato l’ipotesi formulata circa due anni fa dallo stesso gruppo di ricerca: la malattia causata dal virus determina embolie grassose responsabili delle polmoniti bilaterali.

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