Orte-Falconara, avanti si vada senza intoppi. Gara d’appalto prevista entro giugno

Orte-Falconara, avanti si vada senza intoppi. Gara d appalto prevista entro giugno
Orte-Falconara, avanti si vada senza intoppi. Gara d’appalto prevista entro giugno
di Martina Marinangeli
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Giovedì 27 Aprile 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 07:29

ANCONA Il raddoppio della ferrovia Orte-Falconara segna un punto di svolta per le Marche, un progetto strategico e necessario per far uscire la nostra regione dal Medioevo infrastrutturale in cui si trova e per avvicinar la alla Capitale. Da questo teorema, si sviluppa un corollario: anche se i 500 milioni di euro che dal Piano nazionale di ripresa e resilienza erano stati declinati su alcuni lotti funzionali - in primis, il lotto 2 tra Genga e Serra San Quirico - dovessero saltare per la difficoltà di centrare la deadline del 31 dicembre 2026, le risorse per realizzare l’opera sarebbero individuate in altri canali di finanziamento.


L’accelerata

Una rassicurazione arrivata dal viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi e dall’assessore regionale Francesco Baldelli.

Il progetto è infatti ormai ultimato e Rfi conta di espletare la gara d’appalto per l’avvio dei lavori entro maggio, massimo giugno. Le sei gallerie tra Genga e Serra San Quirico – Valtreara, Genga, galleria Mogiano, Ponte Chiarodovo, La Rossa e Murano – difficili da completare entro il 2026, comunque si faranno, anche se potrebbe rendersi necessaria uno slittamento in avanti del cronoprogramma. L’aggiornamento sullo stato dell’arte è stato fatto ieri dall’assessore Baldelli e dal presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali, durante la presentazione della convenzione per la soppressione del passaggio a livello di Rosora, funzionale all’opera. «La ferrovia Orte-Falconara, che collega Ancona con Roma – sottolinea Baldelli – è un’opera che viaggia sui binari della struttura commissariale, che ha previsto ingenti lavori per ridurre i tempi di percorrenza con la Capitale di oltre 40 minuti. E ha stanziato 1,2 miliardi di euro di risorse complessive destinate a vari interventi che procedono per lotti funzionali, tra cui il raddoppio della linea sul tratto da Castelplanio a Fabriano, comprese alcune nuove stazioni». Fin qui, i segmenti di percorso con i progetti più avanzati. Oltre questi confini, si aprono orizzonti più incerti. Come nel caso del raddoppio del tratto Terni-Spoleto, per il quale Rfi sta ultimando la project review del progetto definitivo per adeguarlo alle nuove norme tecniche di costruzione e ai nuovi standard tecnici di interoperabilità. Al momento, il tratto è finanziato con 23,42 milioni, ma la Regione ha già chiesto che venga completato il finanziamento con 500 milioni da inserire nel Contratto di Programma 2022/2026 tra Ministero delle Infrastrutture e Rfi. 

Il quadro d’insieme

«Nella visione complessiva delle infrastrutture marchigiane – aggiunge Baldelli – il potenziamento e la velocizzazione della tratta Ancona-Roma contribuisce a raggiungere un obiettivo concreto: fare di Ancona un’autentica “Porta delle Marche sul mondo”, attraverso l’ottimizzazione delle sinergie tra Porto, Aeroporto e Interporto». Allarga il ragionamento Carnevali: «Per crescere, la provincia e la regione necessitano di collegamenti strategici con il resto del paese, e sicuramente il tratto Orte-Falconara rientra pienamente tra queste. La provincia di Ancona sta continuando il proprio rinnovamento viario, tale da creare condizioni concrete per la crescita generale della regione in termini economici e sociali». Uno scatto sui binari che le Marche attendono da troppo tempo.

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