Nuovi voli, il presidente della Camera di commercio Sabatini: «Una manna dal cielo, sono hub fondamentali per le nostre aziende»

Gino Sabatini, presidente Camera di commercio Marche
Gino Sabatini, presidente Camera di commercio Marche
di Martina Marinangeli
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Venerdì 22 Aprile 2022, 03:40

ANCONA - Gino Sabatini, presidente della Camera di commercio delle Marche, se tutto va secondo i piani, dal prossimo autunno dovrebbero partire i voli di continuità territoriale, operativi per tre anni, alla volta di Roma, Milano e Napoli: questo cosa può significare per il Sanzio e quali sono le potenzialità per il territorio? 
«Per le Marche sarebbe una manna dal cielo molto importante in questo momento, perché ci ricollegheremmo a due hub fondamentali per le nostre aziende, ovvero Roma e Milano. Hub che, per chi lavora con l’estero, sono essenziali per raggiungere anche gli aeroporti internazionali. Inoltre, è un passo avanti per far sì che le Marche tornino ad essere una regione centrale nel panorama italiano, con la possibilità di dare nuovo lustro anche all’aeroporto». 

 
Un primo tassello in un percorso ancora da costruire. 
«È un bellissimo risultato, che il presidente Acquaroli ha ottenuto anche con l’appoggio delle associazioni di categoria e della camera di commercio. Ora dobbiamo capire come essere proattivi, insieme ad dottor Bassetti, amministratore delegato della società gestore del Sanzio, al fine di rendere attrattivo il territorio, a partire dall’interno del gate degli arrivi, con proposte anche a livello di informazione turistica. È vero che i voli di continuità comporteranno per i marchigiani la possibilità di volare a costi bassi verso questi tre hub, ma daranno anche la possibilità ai turisti di arrivare da noi passando da Milano e Roma». 


Cosa si dovrebbe fare per rendere il Sanzio vetrina delle bellezze marchigiane? 
«Non sarebbe male se i cinque capoluoghi di provincia avessero dei corner all’interno della palazzina degli arrivi, così da poter informare i turisti sulle bellezze delle Marche.

Si può avviare un ragionamento in questo senso, con associazioni di categoria e Regione, per rivitalizzare l’aeroporto». 


Aeroporto che ha una lunga storia di gestioni non sempre brillanti, per usare un eufemismo. Con la privatizzazione sembrava aver finalmente cambiato marcia, ma poi è arrivato il Covid, che ha messo in ginocchio l’intero settore: basteranno i voli di continuità per rilanciare il Sanzo? Cos’altro serve per dare futuro a questa importante infrastruttura? 
«Penso che questo obiettivo raggiunto rinnovi la fiducia sulle potenzialità dell’aeroporto nel ridare vigore all’economia marchigiana. Se poi riuscissimo ad agganciare anche altri hub, che possano favorire chi lavora o vive all’estero, sarebbe anche meglio».


Quali altri collegamenti sarebbero necessari in questo senso? 
«Solo per fare degli esempi, Parigi e Barcellona, ma anche altre mete. Intanto però, partiamo da quello che si è ottenuto, ovvero i voli di continuità, con i quali si è aperto uno squarcio importante sulla visibilità delle Marche e sulla possibilità di essere collegati con hub fondamentali come Roma e Milano. Ora, dovremo essere bravi a far sì che le infrastrutture di collegamento all’uscita dell’aeroporto siano più veloci, meno costose e meglio organizzate per mettere in rete tutto il territorio regionale». 


Da tempo gli imprenditori chiedevano questi collegamenti, per Roma e Milano in particolare: agganciarli in un periodo di forte difficoltà come questo che impatto economico potrebbe avere? 
«È un ottimo segnale, finalmente vediamo dei piccoli raggi di sole che dovremo riuscire a mettere a frutto, ed in una fase economicamente delicata e difficile come quella attuale, è ancora più importante».

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