Sanità, un esterno per guidare l'ospedale di Torrette. Nadia Storti (forse) all'Ars

Sanità, un esterno per guidare l'ospedale di Torrette. Nadia Storti (forse) all'Ars
Sanità, un esterno per guidare l'ospedale di Torrette. Nadia Storti (forse) all'Ars
di Martina Marinangeli
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Domenica 16 Ottobre 2022, 06:10

ANCONA - Una fase a dir poco cruciale per la macchina regionale. Non solo per la formazione della nuova giunta dopo la diaspora degli assessori eletti in Parlamento - e l’affaire Ciccioli che ha bloccato nelle sabbie mobili l’intera partita - ma anche per la rivoluzione in sanità, con il nuovo corso che deve diventare pienamente operativo dal 1 gennaio 2023. Mesi di fuoco durante i quali l’Asur verrà azzerata e Marche Nord perderà il suo status di azienda ospedaliera, assorbita dall’Azienda sanitaria territoriale 1 di Pesaro (una delle cinque Ast provinciali che nasceranno dalle ceneri delle Aree vaste). Ed il valzer delle nomine ai vertici del nuovo corso è già iniziato. 


Il bando


E si parte con l’incarico da direttore generale nelle due aziende ospedaliere che attraversano pressoché indenni la riforma: l’Ospedale universitario delle Marche a Torrette di Ancona, per il quale la nomina deve essere fatta d’intesa con il rettore della Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, e l’Inrca che richiede una decisione a quattro mani con il Ministero della Salute. Per riempire queste caselle, è già stato deliberato l’avviso pubblico di selezione per la formazione della rosa degli idonei. «Sono ammessi alla selezione - si legge nel documento - coloro che alla data di presentazione della domanda abbiano conseguito il requisito dell’iscrizione all’elenco nazionale di idonei alla nomina a direttore generale di azienda sanitaria locale, di azienda ospedaliera e degli altri enti del Servizio sanitario nazionale». E qui si profila una prima criticità: il bando fa riferimento all’elenco nazionale vigente perché quello nuovo, atteso per maggio, non è ancora uscito. Considerando che il termine per la presentazione delle domande è stato fissato al 28 ottobre, se nel frattempo uscisse l’elenco nazionale aggiornato, si dovrebbe prorogare la deadline, onde evitare di scoprire il fianco ad eventuali ricorsi. 


La scadenza


In ogni caso, una decisione sui futuri dg dovrà essere presa a stretto giro di posta perché i contratti di quelli attuali scadono il 30 novembre. Per essere precisi, scadono i primi tre anni: poi l’accordo prevedeva anche un’eventuale proroga di altri due anni, ma non pare che questa sia la strada che si intende intraprendere. Già che si riforma il sistema, si rivoluzionano anche gli incarichi. Al massimo, si potrebbe profilare la proroga di qualche mese al fine di portare a compimento la riforma. 
Il toto-nomi
Nel frattempo, tuttavia, i nomi dei papabili successori hanno iniziato a circolare. Per Torrette, si parla con molta insistenza di una figura esterna per il dopo Caporossi, da pescare fuori regione. In lizza ci sarebbero in particolare Isabella Mastrobuono e Massimo Annicchiarico. La prima inizia la sua lunga esperienza nella sanità pubblica nel 2002 come direttore sanitario del Policlinico di Tor Vergata per poi diventare, nel 2014 direttore generale dell’Asl di Frosinone. È stata anche direttore di Unità operativa complessa Sviluppo dell’assistenza primaria e chronic care nell’azienda sanitaria dell’Alto Adige e fino al maggio 2022 ha ricoperto l’incarico di commissario nell’azienda ospedaliera di Cosenza. Per Annicchiarico, invece, la carriera inizia in Emilia Romagna come direttore sanitario dell’Asul di Bologna prima e come direttore generale dell’Usl di Modena poi. Nel 2019 si sposta nel Lazio dove ricopre gli incarichi di direttore generale dell’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma e, dal gennaio 2021, di capo della Direzione salute della Regione Lazio. Sul ricco piatto di Torrette ci sarebbe anche il nome dell’attuale dirigente del Dipartimento Salute di Palazzo Raffaello, Armando Gozzini, Per l’Inrca, invece, come sostituto di Gianni Genga resta in pole Gilberto Gentili, fino allo scorso maggio dg della Usl Umbria 1 il 31 dicembre del 2020 ma vecchia conoscenza delle Marche. Tra il 2018 ed il gennaio 2020 era stato direttore medico nell’area vasta 2, e prima ancora, dal 2008 al 2010, direttore sanitario dell’Asur. Restando in tema Asur, per l’attuale dg Nadia Storti - che con l’azzeramento dell’azienda perderebbe il suo incarico - potrebbe profilarsi un ruolo come dirigente dell’Ars o dell’Ast 2 di Ancona. La dg di Marche Nord Maria Capalbo infine, blindata dalla Lega e, in particolare dal neo eletto deputato Mirco Carloni, dovrebbe essere messa a capo dell’Ast 1.
 

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