Nomina a sorpresa di Fratelli d’Italia: Leonardi coordinatrice, prenderà il posto di Prisco

Nomina a sorpresa di Fratelli d Italia: Leonardi coordinatrice, prenderà il posto di Prisco
Nomina a sorpresa di Fratelli d’Italia: Leonardi coordinatrice, prenderà il posto di Prisco
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Venerdì 13 Maggio 2022, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 07:42

ANCONA  - Una donna alla guida di Fratelli d’Italia made in Marche. L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare questa mattina, durante la conferenza stampa indetta per presentare la riorganizzazione del partito a livello regionale e provinciale, ma la nomina sarebbe già stata fatta.

A prendere il testimone dalle mani del commissario Emanuele Prisco – che dovrebbe però mantenere il ruolo nella provincia di Pesaro Urbino – sarebbe Elena Leonardi, consigliera regionale e presidente della commissione Sanità. Un ruolo che si è guadagnata sul campo, tenendo alta la bandiera di FdI nei cinque solitari anni della precedente legislatura a Palazzo Leopardi, quando fu l’unica eletta tra le fila del partito di Giorgia Meloni. 


Quando, nella tornata delle Regionali 2020, a spuntarla fu il centrodestra, in molti davano per scontato un suo ruolo in giunta, in qualità di quota rosa con un’esperienza dei meccanismi della macchina regionale maturata sui banchi dell’opposizione in un quinquennio senza sbavature.

In quel frangente, a penalizzarla fu una contingenza geografica: troppo vicina al governatore Francesco Acquaroli.

«Le riunioni di giunta le farebbero al bar sotto casa», aveva all’epoca scherzato Prisco. Ma il suo indiscutibile impegno nel ruolo di consigliera e la lealtà al partito dimostrata nel tempo non sono passati inosservati ed ora sarebbe arrivato il momento del meritato riconoscimento. Dovrebbe dunque essere lei ad assumere il ruolo di coordinatrice regionale del partito, che prima della fase commissariale retta da Prisco, era stato per lungo tempo ricoperto dell’attuale capogruppo Carlo Ciccioli. Una nuova era “in rosa” sta dunque per aprirsi in casa Fratelli d’Italia, unico partito di rilievo a livello nazionale guidato da una donna. Benché a Leonardi non piaccia il concetto di “quota rosa”: «le donne non sono panda in via d’estinzione – aveva detto durante un intervento in aula nella precedente legislatura –. Non vanno “protette” con le quote rosa. Chiunque dovrebbe essere scelto per ricoprire un ruolo per le proprie capacità, non per una questione di genere». Se alla decisione di metterla a capo del partito regionale abbia contribuito anche una sfumatura di colore rosa, non è dato saperlo.
 

Qual che è certo è che, tra le fila di FdI, è molto stimata ed apprezzata, e con un gruppo consiliare per larga parte nuovo alle dinamiche regionali, è diventata anche un punto di riferimento per i suoi nell’aula di Palazzo Leopardi. Laureata in Scienze politiche, indirizzo Politico-Internazionale, prima di entrare a far parte dell’assemblea legislativa nel 2015, Leonardi era stata assessora prima ai Lavori pubblici e Protezione civile (2006-2009), poi alla Sicurezza e Polizia municipale (2009-2011) ed infine a Turismo, Bilancio, Politiche giovanili e Pari opportunità (2012-2014) nel comune di Porto Recanati, dove vive. Quando, nel 2014, la città cambia bandiera, viene comunque eletta, rimanendo consigliera di opposizione dal maggio 2014 al maggio 2015, fino alla corsa per un posto al sole nei palazzi regionali, raggiunto anche grazie al complicato “meccanismo dei resti” di cui si avvale la normativa elettorale per assegnare gli scranni. Ora guida quella che forse è la commissione consiliare più delicata – quella alla Sanità – e da oggi dovrà tenere a bada un partito all’apparenza granitico, ma in realtà percorso da spinte contrastanti e dissapori neanche troppo striscianti.

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