Microcredito, quattro milioni per imprese in difficoltà: l'annuncio al direttivo di Confartigianato

Microcredito, quattro milioni per imprese in difficoltà: l'annuncio al direttivo di Confartigianato
Microcredito, quattro milioni per imprese in difficoltà: l'annuncio al direttivo di Confartigianato
di Maria Teresa Bianciardi
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Giovedì 22 Luglio 2021, 11:07

ANCONA  - Quattro milioni a favore del microcredito per il biennio 2021-2022, per favorire le piccole e medie imprese che hanno difficoltà con le banche, assieme a un adeguato stanziamento a favore dei Confidi. È l’impegno della Regione ufficializzato dall’assessore al Bilancio Guido Castelli nel corso del secondo consiglio direttivo in presenza di Confartigianato Ancona- Pesaro e Urbino. 

 
Tanti i temi affrontati durante l’incontro, introdotto dal presidente Graziano Sabbatini e dal segretario Marco Pierpaoli, e molte le domande poste a Castelli dagli imprenditori dirigenti dell’Associazione: tra le questioni principali, quello delle risorse finanziarie destinate al sostegno delle micro e piccole imprese e i fondi strutturali, la grande questione della liquidità di cui ha bisogno il sistema economico regionale, a causa dei mancati incassi per lunghi mesi delle aziende, l’efficientamento delle infrastrutture, in particolare con l’arrivo di Amazon in Vallesina; poi la necessità di snellire la macchina amministrativa, nell’ambito della preannunciata riorganizzazione interna della Regione.

Castelli ha ribadito - come anticipato ieri dal Corriere Adriatico - che la Regione Marche ha a disposizione una dotazione di 1.1 miliardi di fondi Ue che dovranno essere usati per il settennio 2021-2027, una somma molto importante, superiore del 76%, rispetto alle dotazioni del passato.

Relativamente allo stanziamento di circa 100 milioni di euro recuperati dal bilancio, l’assessore regionale ha aggiunto che saranno destinati al sostegno della ripresa economica del territorio regionale. 


I dirigenti Confartigianato, hanno evidenziato la necessità di prevedere appositi bandi per le piccole imprese, o comunque di destinare all’interno dei bandi regionali esistenti un canale dedicato alle pmi. «A oggi - si legge in una nota - pochissime sono le aziende che hanno avuto accesso ai contributi a sostegno stanziati, viste le soglie di accesso elevate richieste per l’assegnazione».

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