L’ultimo scorcio del mese trascorso con temperature che arrivano a sfiorare i 30 gradi, 6-7 in più rispetto alle medie del periodo, consegna il settembre 2023 agli annali della meteorologia come il terzo più caldo dal 1961 in poi nelle Marche. Il mese si è chiuso con una temperatura media di 21,5 gradi identica a quella del giugno scorso e superiore di quasi tre gradi (+2,7) a quella registrata in media nel trentennio 1991-2020. Se anche nell’ultimo weekend molte spiagge marchigiane erano affollate, e c’era ancora chi s’immergeva per un bagno, è merito dell’anticiclone che garantirà tempo stabile e soleggiato a quanto pare per altri dieci giorni su gran parte dell’Italia, con temperature estive soprattutto al centronord.
Trend al rialzo
Ma i dati sull’andamento climatico di settembre, registrati dal Servizio Agrometeo dell’agenzia Regionale Amap, confermano un trend al rialzo delle temperature che dura ormai dall’inizio dell’anno.
I picchi mensili
Negli altri sette mesi la temperatura media registrata nelle Marche ha sempre superato quella del trentennio precedente, con picchi particolarmente elevati registrati a marzo (+1,9° C.), luglio (+2,3) e soprattutto settembre (+2,7). Tra gennaio e settembre di quest’anno la temperatura media è stata di 16,1 gradi, esattamente 1 in più rispetto al valore della serie storica. E dire che quest’anno finora non è stato affatto siccitoso, anzi. Il dato delle precipitazioni medie mensili nelle Marche, sommando i nove mesi, porta a 775 mm, con uno scarto di 179 mm (+31%) rispetto alla media 1991-2020. E il surplus di precipitazioni si è ridotto proprio nell’ultimo mese, perché settembre 2023 ha registrato una media mensile di 37,7 mm di pioggia, -46.7 mm (-55.3 %) rispetto alla media della serie storica. Questo settembre di caldo anomalo va sulla scia di un’estate rovente, che con una temperatura media in regione pari a 24 °C si piazza al settimo posto nella classifica delle estati più calde dal 1961. Il record resta alla stagione 2003 con 25 °C di temperatura media.
Dati che emergono da un’analisi dedicata dal Centro operativo di Agrometeorologia dell’Amap ai tre mesi (giugno-luglio-agosto) dell’estate meteorologica. «Con il 2023 - si legge nel report a cura di Danilo Tognetti e Stefano Leonesi - siamo giunti al settimo anno consecutivo in cui la stagione estiva risulta più calda del normale. La temperatura media dell’estate di quest’anno, pari in regione a 24 °C, è stata infatti di 1,3 °C superiore alla media storica di riferimento 1991-2020».
Le anomalie termiche
Tutti i mesi estivi, fanno notare gli esperti di Amap, hanno fatto registrare anomalie termiche positive, oltre che per le medie, anche per i valori minimi e massimi. Molto caldo in particolare è stato il mese di luglio che con 26 °C stabilisce il secondo valore record di temperatura per il mese, dopo quello del 2015 con 26,7 °C.
Il report dell’Amap sull’estate 2023 regala anche curiosità in pillole. Si scopre ad esempio che la decade più calda è stata la seconda di luglio, con una media di 28,3°C (+4,9 sulla media del trentennio), valore record per una decade di luglio dal 1961.
La precipitazione giornaliera più intensa si è registrata a Santa Maria Nuova il 4 agosto (al passaggio del Ciclone Circe) con 88 mm, il 73% del totale mensile della stazione. I 10 minuti più piovosi dell’estate? Si sono avuti a Sassoferrato il 10 giugno dalle ore 13 e 40: 22 mm, il 21% del bilancio mensile.
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