Marco Messi: «La nostra rete odontoiatrica è la nuova frontiera della sanità pubblica». Ecco come funziona

Marco Messi: «La nostra rete odontoiatrica è la nuova frontiera della sanità pubblica». Ecco come funziona
Marco Messi: «La nostra rete odontoiatrica è la nuova frontiera della sanità pubblica». Ecco come funziona
di Maria Teresa Bianciardi
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Martedì 10 Agosto 2021, 09:20

ANCONA Una équipe di dirigenti medici e specialisti ambulatoriali che in sei mesi, sotto la guida del dottor Marco Messi, è riuscita a mettere in piedi una rete assistenziale odontoiatrica in grado di fornire nel territorio un’assistenza capillare, integrata e specialistica per pazienti con fragilità clinica che «necessitano di un supporto e di un approccio multidisciplinare ospedaliero».

Una rete complessa e articolata, unica nel suo genere in Italia, che è partita dall’Area vasta 2 ma che potrebbe in futuro estendersi in tutti i distretti dell’Asur Marche «perché stiamo parlando di problematiche importanti di cui soffre il 30% della popolazione regionale», spiega il direttore del progetto.


Le linee guida
Marco Messi, specialista in odontostomatologia e in chirurgia maxillofacciale, ha deciso di mettere a disposizione la sua esperienza per far partire in tempi rapidissimi questo nuovo servizio che copre a 360 gradi necessità terapeutiche e assistenziali, cercando anche di prevedere le eventuali complicanze in strutture adeguatamente attrezzate per l’emergenza. «In sostanza prendiamo in carico i pazienti facilitando i percorsi burocratici e logistici - spiega nel dettaglio il dottor Messi - . Stiamo trattando casi di pazienti oncologici che a causa delle terapie hanno perso quasi completamente le ossa mascellari superiori, ma anche malformazioni in pazienti in età evolutiva e tutta l’attività di day surgery che va dalla piccola oncologia fino al dente del giudizio. La cosa fondamentale è la capillarizzazione della rete con una assistenza specialistica di alto livello».


Le strutture ospedaliere
Gli ospedali che stanno lavorando attorno a questo progetto sono tutti dell’Area vasta 2: Fabriano, Jesi, Loreto e Senigallia con la collaborazione delle Unità distrettuali territoriali di Odontostomatologia . «Ogni giorno con la mia equipe discutiamo i casi da trattare seguendo le linee guida principali e tenendo sotto controllo tutta l’attività diffusa con una unità di pensiero funzionale».

Alla base di percorsi diagnostico-terapeutici la semplificazione dell’accesso al servizio da parte dei pazienti ma anche delle loro famiglie, che possono contare su un percorso chiaro e multidisciplinare per affrontare senza intoppi burocratici passaggi delicati delle malattie e delle disabilità.


I primi passi
«Per questo motivo appena avuto l’incarico ho voluto creare una mappa delle risorse, con le azioni da portare avanti e le strutture che avrebbero preso parte al progetto - spiega ancora il dottor Messi - per poi passare alla creazione di una pagina web sul portale Asur che spiega nel dettaglio la nuova rete assistenziale odontoiatrica». Dallo staff al percorso per accedere ai servizi fino a tutte le cure che i cittadini potranno ottenere in regime di sanità pubblica. Dopo una prima visita odontoiatrica, prenotabile al Cup con la classica impegnativa, i pazienti saranno poi trattati a seconda delle patologie seguendo un percorso chiaro e definito. «Vengo da quarant’anni di chirurgia maxillofacciale - racconta il direttore della rete assistenziale -, ho operato al Salesi neonati con importanti malformazioni. Per me questa rappresenta un’ulteriore sfida: metto a disposizione di un progetto territoriale tutte le mie conoscenze per garantire a tutti i pazienti fragili l’opportunità di avere un’assistenza integrata e multidisciplinare in grado di superare ogni ostacolo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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