Nelle Marche incubo alluvione
Bombe d'acqua e tromba d'aria

I vigili del fuoco al lavoro a Jesi
I vigili del fuoco al lavoro a Jesi
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Domenica 27 Luglio 2014, 06:52 - Ultimo aggiornamento: 16:29

ANCONA - Notte tranquilla che ha consentito alle squadre di soccorso di tirare il fiato dopo l'ondata di maltempo di ieri pomeriggio nelle Marche.

Protezione civile regionale e vigili del fuoco segnalano squadre in azione nella notte solo a San Costanzo dove permangono alcune criticità. In tutte le altre località marchigiane, gli interventi di bonifica riprenderanno questa mattina. La Protezione civile Marche, che ha mobilitato tutti i volontari disponibili, tuttavia, ribadisce l'avviso di condizionimeteo avverse, valido fino alla mezzanotte di oggi, a causa di possibili rovesci temporaleschi. A Jesi i vigili del fuoco stanno ultimando gli interventi per coprire con dei teloni i tetti sfondati dalla tromba d'aria. Il livello dei fiumi è nella norma, e la viabilità è tornata regolare sia lungo la statale Adriatica che sulla Ss 76 Ancona-Roma.

Ieri, dunque, è tornato l'incubo maltempo nelle Marche dopo l'alluvione del 3 maggio che ha devastato Senigallia: bombe d'acqua nell'Anconetano e nel Pesarese hanno infatti provocato molti allagamenti.

Una tromba d'aria ha colpito pesantemente Jesi e in particolare il quartiere di Borgo Minonna. E a Ponte Sasso di Marotta è esondato il torrente Rio Crinaccio con acqua e fango che hanno invaso case, garage e scantinati, ristoranti e negozi prospicienti all'argine. Allagamenti e danni si segnalano anche fra Senigallia, Ponte Rio, e Fano.

L'emergenza è scattata nel primo pomeriggio, monitorata dalla Sala Operativa regionale della Protezione civile. Nell'arco di mezz'ora la pioggia ha ingrossato l'alveo del Rio Crinaccio, e in pochi minuti acqua e fango hanno sommerso tutto. Una quarantina gli interventi di prosciugamento effettuati in zona dai vigili del fuoco, mentre un tratto della Statale 16 è stato chiuso al traffico per consentire le operazioni.

Si stanno valutando le condizioni dei fabbricati per verificarne l'agibilità e decidere eventuali evacuazioni. Gravissimi danni anche a capannoni industriali, alle strutture balneari e all'arenile, mangiato per molti metri. Una situazione drammatica che fa finire di nuovo nel mirino, dopo le polemiche post-alluvione di maggio, i lavori per la costruzione della terza corsia dell'A14: il presidente dell'Assemblea legislativa Vittoriano Solazzi chiede di aprire "subito un tavolo tra Comuni, Provincia, Regione e società autostrade per i lavori compensativi di regimazione delle acque connessi ai cantieri della terza corsia. È inaccettabile - ha detto dopo un sopralluogo a Marotta - vedere la stagione compromessa per tanti operatori turistici".

Tra Ancona e Pesaro il maltempo ha causato anche cali di tensione elettrica e alcuni blackout. Tanti gli interventi dei pompieri per mettere in sicurezza piante o rami finiti sulle strade. Una bomba d'acqua mista a grandine ha bersagliato Fano.

Situazione particolarmente critica in Vallesina, tra Monte San Vito, Monsano, Chiaravalle, Filottrano e Jesi-Borgo Minonna, dove una violenta tromba d'aria durata 5-6 minuti ha investito 50-60 abitazioni, danneggiando porzioni di tetti e sparando tegole come proiettili a decine di metri di distanza.

A Monsano un fosso ha rotto gli argini causando il cedimento del muro interno di un garage e il vento ha abbattuto una quercia secolare all'altezza dell'uscita Jesi centro della SS76, parzialmente allagata e chiusa al traffico.

A Senigallia le piogge torrenziali hanno fatto temere il peggio e i vigili urbani sono stati costretti a chiudere temporaneamente i sottopassaggi ferroviari che si stavano riempiendo d'acqua: molte le richieste arrivate ai vigili del fuoco intervenuti per 'pomparè acqua da primi piani, garage e scantinati. Tra le zone più colpite (Chiusa, Borgo Catena, Portone) c'è anche quella del Piano Regolatore funestato dalla recente alluvione. Nella zona del Cimitero delle Grazie i campi si sono riempiti d'acqua e ha grandinato alla Cesanella.

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