Per il lungomare Nord un iter da “stop and go”: riparte la commissione

Per il lungomare Nord un iter da “stop and go”: riparte la commissione
Per il lungomare Nord un iter da “stop and go”: riparte la commissione
di Martina Marinangeli
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Giovedì 3 Settembre 2020, 07:45

ANCONA - La nuova commissione per la Valutazione di impatto ambientale si è insediata ufficialmente il 28 agosto e tre giorni dopo l’ingegner Monica Pasca (componente della struttura) chiama Rfi per discutere del progetto del lungomare Nord ad Ancona. Un’accelerazione nell’iter culminata nella videoconferenza di ieri mattina, durante la quale il direttore territoriale produzione di Rfi per Marche, Abruzzo ed Umbria, Nicola D’Alessandro, insieme ai progettisti, ha illustrato il piano dell’opera nei minimi dettagli, onde aggiornare i neo commissari sullo stato dell’arte e cercare di velocizzare la procedura. «Ci siamo resi disponibili per ogni altro eventuale approfondimento – fa sapere Rfi – e ci siamo salutati in un clima molto costruttivo e collaborativo. Ora la commissione esaminerà tutti i documenti, quindi ci faranno sapere». In tempi brevi, è stato detto. E la speranza è l’ultima a morire. 


 
Rfi è capofila del progetto, dal momento che, proprio dalla sua necessità di rettificare i binari per poter portare i treni a 200 km/h lungo la linea Adriatica, è nata l’idea di realizzare il lungomare Nord, che prevede l’interramento con gli escavi dei fondali marini della costa tra Marina Dorica e Torrette - per ospitare i nuovi fasci binari rettificati e lasciare spazio ad una Flaminia bis riservata al trasporto locale – ed una scogliera di protezione della linea ferroviaria Bologna-Lecce da 3.350 metri. Manca solo il disco verde del ministero dell’Ambiente per procedere con la gara d’appalto ed avviare i cantieri, ma a causa del cambio di commissione, questo passaggio ha subito uno slittamento. Date le tempistiche bibliche della procedura della Via per progetti complessi come quello del lungomare Nord - dai 6 mesi ad un anno -, la staffetta tra commissari aveva fatto temere un dilatarsi eccessivo dei tempi dovuto alla necessità di ricominciare da capo con la valutazione dell’imponente documentazione (67 file da analizzare). Il precedente referente sull’istruttoria della pratica di Via per l’opera, l’ingegner Graziano Falappa, decaduto dal ruolo lo scorso maggio, aveva già scritto il parere all’80% - che sarebbe stato positivo con prescrizioni – e l’intenzione era quella di chiudere la partita per giugno. 

Poi c’è stato il cambio della commissione, e la notizia della battuta d’arresto non è stata presa molto bene nelle Marche. Così, nelle scorse settimane, Rfi ha scritto ai commissari una lettera per sapere a che punto fosse l’istruttoria, la Regione ha scritto ai ministri competenti ed il comune di Ancona al premier Giuseppe Conte, chiedendo di velocizzare quanto più possibile l’iter. Sollecitazioni tecniche e politiche che ieri hanno avuto un primo riscontro nella call con la quale la nuova commissione è stata messa in pari sull’opera. 

Durate una videoconferenza del tavolo tecnico per la realizzazione dell’Uscita nord dal porto dorico, lo scorso 23 luglio, lo stesso Conte, collegandosi a sorpresa, aveva rassicurato sulla volontà di accelerare la procedura, annunciando anche «una significativa abbreviazione dei tempi della Via», grazie a quanto previsto all’interno del Decreto Semplificazioni. Che sia la volta buona? È un progetto indubbiamente “faraonico” quello del lungomare Nord, passato da 40 a 56 milioni in seguito al recepimento delle osservazioni fatte dal Provveditorato delle Opere pubbliche – braccio tecnico del Mit – che hanno portato all’ampliamento della scogliera prevista dall’opera. 

Nello specifico, l’intervento prevede la rettifica e velocizzazione della linea ferroviaria Bologna-Lecce dalla progressiva km 199+983 alla progressiva km 203+569, e si compone di tre fasi: la realizzazione della scogliera di protezione della linea, a cura di Rfi; quella del sottofondo, con rettifica e velocizzazione della linea, sempre in capo ad Rfi; e l’interramento con gli escavi dei fondali marini, a cura di Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale.

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