Ceriscioli e le urne che incombono: «Mi sento una risorsa. Le critiche? Ci stanno»

Ceriscioli e le urne che incombono: «Mi sento una risorsa. Le critiche? Ci stanno»
Ceriscioli e le urne che incombono: «Mi sento una risorsa. Le critiche? Ci stanno»
di Luigi Benelli
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Mercoledì 11 Dicembre 2019, 12:39

PESARO - Le Marche di oggi e di domani, il cui futuro verrà in qualche modo deciso anche dalla prossima tornata elettorale. Il presidente Luca Ceriscioli ne ha parlato a margine dell’appuntamento al teatro Rossini di Pesaro dedicato alla XV edizione della giornata delle Marche. È tempo di bilanci e di strategie con il presidente sotto la lente di ingrandimento rispetto a una possibile ricandidatura per le prossime elezioni regionali. Lui stesso accetta le critiche. «Ci stanno, ci mancherebbe». E se possa essere lui nuovamente scelto per guidare la coalizione dice: «Sono fiducioso di fare le cose per bene, io mi vedo come una risorsa a disposizione in un percorso di cui ho grande rispetto e che sta andando avanti».

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Rispetto al tema della coalizione, Ceriscioli aggiunge: «Sulle alleanze puntiamo al massimo di apertura, dobbiamo aggregare tutto quello che si può raccogliere attorno al nostro progetto quindi è giusto fare un percorso per la costruzione». Un accenno anche all’alleanza giallo rossa che è al governo nazionale. «Per quanto riguarda i Cinque Stelle c’è un grandissimo rispetto per una strada che possiamo fare, ma il rapporto con loro è ancora complesso. Non si possono fare fughe in avanti come accaduto in Umbria, dobbiamo dire no a cose improvvisate senza senso. Quello che dobbiamo fare è provare fino in fondo a tenere l’alleanza più larga possibile e aprirci a tutto quello che è disponibile nella società e ha voglia di affrontare un appuntamento così importante». Ceriscioli che ha parlato poi sul palco del teatro toccando diversi temi. Sull’economia, «le Marche sono la regione del manifatturiero ma dobbiamo far sì che le competenze arrivino a un mercato globale orientando le risorse per quello che riesce meno bene in questa regione, mettere insieme». «La Lonely planet ha visto in noi un luogo straordinariamente sconosciuto e grazie a questo avremo nuovi flussi di arrivi e presenze. Dobbiamo investire sull’aeroporto con nuovi voli e mete, sulle risorse per le strutture e sulla formazione. Siamo la regione di Rossini, Leopardi e Raffaello, ne abbiamo la consapevolezza, possiamo spingere ancora di più».

Ancora difficoltà rispetto alla ricostruzione. «Dopo tre anni abbiamo chiesto strumenti straordinari per operare. Risorse che potemmo trasformare in recupero ma ci sono troppi passaggi burocratici. Vogliamo avere strumenti per ripartire, dare lavoro, sviluppo e crescita». Il picchio d’oro è andato alla fondazione Bocelli per quanto fatto durante il terremoto, ma il maestro non era presente. Poi a Gianfranco Mariotti, Valter Scavolini, Angelini Spa.

Riconoscimenti anche all’atleta centenario Giuseppe Ottaviani e agli operatori turistici delle Marche. La prossima edizione sarà a Loreto.

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