Prime visite a cuore e polmoni, uno su 2 non riesce a prenotarle: l'assessore Saltamartini convoca i direttori generali

Prime visite a cuore e polmoni, uno su 2 non riesce a prenotarle: l'assessore Saltamartini convoca i direttori generali
Prime visite a cuore e polmoni, uno su 2 non riesce a prenotarle: l'assessore Saltamartini convoca i direttori generali
di Martina Marinangeli
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Lunedì 27 Marzo 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 15:03

ANCONA - Una bolla che era destinata a scoppiare. Dopo il biennio nero del Covid che ha di fatto paralizzato l’attività ospedaliera, le liste di attesa sono andate fuori controllo, creando una falla difficile da recuperare. Incrociando le richieste di prestazioni con le disponibilità offerte dal sistema sanitario, la Regione sta scattando una fotografia quotidiana della situazione, cercando a fatica di intervenire sulle maggiori criticità. E come spesso accade, sono i freddi numeri a restituire la portata del problema. Ma dietro a quei numeri, ci sono altrettante persone che non riescono ad accedere ai controlli e agli esami di cui avrebbero bisogno.

 


Il monitoraggio


Il monitoraggio più aggiornato traccia il quadro della settimana che va dal 12 al 18 marzo, Sette giorni durante i quali sono arrivate 23.918 richieste di prestazioni in totale, di cui 15.817 sono riuscite ad accedere alla prenotazione (per una media del 66%).

I soggetti che sono rimasti senza prima disponibilità, invece, sono stati ben 4.244, mentre in 3.857 sono stati inseriti nelle liste di pre appuntamento, in attesa che si liberi un posto in una delle strutture regionali.


Il focus


Una fotografia che rappresenta il punto di partenza da cui l’assessorato alla Sanità intende muoversi per rimettere sui binari un treno ormai deragliato. Fino ad un mese fa, infatti, il quadro non era completo: ora dalla mappatura si conta di arrivare a risposte puntuali. Ma la strada si presenta tutta in salita. Prendiamo in esame un segmento delle prestazioni monitorate, ovvero le prime visite. Tra le più critiche, c’è quella pneumologica: per trovare un posto si deve essere pronti ad una sorta di corsa a ostacoli. Nella settimana presa in esame, le richieste sono state 469 e, di queste, solo 193 si sono concluse con una prenotazione. Il 41% del totale. In 92 casi non è stato possibile ottenere la prima disponibilità e 184 persone sono finite nella lista di pre appuntamento. Carenze del sistema che si intrecciano con il rischio di una mancata prevenzione, con tutte le conseguenze nefaste in termini di salute che ciò comporta. Altro esame, problemi simili: per una prima visita cardiologica, tra il 12 e il 18 marzo sono state inoltrate 1216 richieste di accesso alla prestazione, di cui poco più della metà ha centrato l’obiettivo della prenotazione (623 unità, il 51% del totale). I soggetti rimasti senza prima disponibilità sono stati invece 298, mentre quelli inseriti in lista di pre appuntamento 295. 


Gli esempi


La situazione non brilla neanche per le prime visite endocrinologiche - che servono a valutare disturbi e malattie associate alle ghiandole endocrine, gli organi che producono gli ormoni -: 311 richieste in sette giorni a livello regionale, 135 quelle che hanno ottenuto la prenotazione, con un’offerta che si assesta sul 43% della domanda. Senza prima disponibilità: sono stati 71; in lista di preappuntamento 105. E di esempi ce ne sarebbero ancora. Oggi, come ogni lunedì, è previsto l’incontro ad hoc sulla gestione delle liste di attesa tra l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, i direttori generali degli ospedali ed i commissari delle Aziende sanitarie territoriali per fare il punto sulla situazione, aggiornare il quadro e cercare soluzioni che permettano ai cittadini di accedere alle prestazioni necessarie. Soluzioni che servono prima di subito.

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