Laboratori high tech e nuovi corsi: ecco la svolta degli Its Academy

Gabriele Marchetti
Gabriele Marchetti
di Massimiliano Viti
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Sabato 16 Luglio 2022, 06:50

ANCONA - La nuova riforma degli ITS-Istituti Tecnici Superiori offre alle Marche l’opportunità di compiere il necessario salto di qualità. Una riforma organica permessa dall’utilizzo dei fondi Pnrr e con la quale gli Its Academy, così sono stati ribattezzati, entrano a fare parte integrante del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore. «Un passo avanti per il sistema di istruzione e per il nostro sviluppo industriale», il commento del ministro dellistruzione Patrizio Bianchi.

 
Gli istituti marchigiani
Sono coinvolti i 4 ITS marchigiani (Recanati, Fermo, Fano e Fabriano) che in base agli ultimi dati del monitoraggio Indire dello scorso aprile avevano 28 percorsi attivi con 710 iscritti. «Questa riforma rappresenta un’opportunità da non perdere perché permette di intervenire in tutti gli ambiti per migliorare la qualità degli Its» è il pensiero di Gabriele Marchetti, coordinatore rete Its Marche (Fano, Fabriano e Fermo) che ci ha guidato nella valutazione degli aspetti principali della riforma.

Riforma che è in attesa dei decreti attuativi, previsti entro fine anno.

Cosa cambia

Il primo aspetto è quello della revisione delle aree tecnologiche con l’ingresso di nuove tematiche come la sostenibilità ambientale, l’edilizia, la distribuzione commerciale ed altre attività produttive e di servizi che finora non venivano considerate. «La revisione entrerà in vigore dall’autunno 2023 e porterà nuovi corsi» commenta Marchetti. Il Miur emanerà i bandi per lo sviluppo tecnologico degli istituti. «Ogni Its potrà dotarsi di laboratori e di strumentazioni all’avanguardia in base alle proprie attività» spiega Marchetti, che poi prosegue: «Serviranno per il potenziamento dei percorsi. Vuol dire nuovi corsi ed un incremento degli stessi a livello numerico. Ed è importante per le Marche sviluppare nuovi corsi per aumentare l’offerta e gli iscritti».

Il Pnrr

Inoltre, grazie al Pnrr, fino al 2026, e magari 2027, verranno garantiti dei finanziamenti costanti e ciò consentirà alle Fondazioni Its di stabilire una programmazione pluriennale «diversamente da quanto accade oggi visto che ogni anno viene decisa l’entità del finanziamento e quindi si può soltanto navigare a vista» osserva lo stesso dirigente marchigiano. Il Pnrr prevede anche risorse per l’aggiornamento del personale docente, inteso come il miglioramento delle capacità di trasferire le proprie competenze. Verranno potenziate le premialità, per cui gli Its dovranno necessariamente adeguarsi per migliorare i risultati che arrivano dai monitoraggi annuali. «Sono fiducioso per il prossimo anno in cui i risultati saranno sicuramente migliori rispetto a quelli ottenuti negli anni passati, anche grazie agli investimenti effettuati» rassicura Marchetti. Con il Pnrr si interverrà anche sull’orientamento e sulla promozione. Altri due vantaggi della riforma riguardano il fatto che le erogazioni liberali a favore degli Its> genereranno alle imprese mittenti un credito di imposta dal 30 al 60% (nelle zone a forte disoccupazione) e che il diploma Its sarà valido anche per i concorsi pubblici.

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