Amazon, polo logistico entro l’anno a Jesi: intanto Interporto triplica i treni merci

Amazon entro l anno, ma intanto Interporto triplica i treni merci
Amazon entro l’anno, ma intanto Interporto triplica i treni merci
di Martina Marinangeli
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Venerdì 4 Novembre 2022, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 12:46

ANCONA - La madre di tutte le partite è la realizzazione del polo logistico di Amazon e, in questo senso, le trattative si stanno intensificando con la prospettiva di centrare l’obiettivo entro l’anno. Ma intanto l’interporto di Jesi sta provando a rimettersi in carreggiata dopo anni di nulla. Da sei mesi si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione composto dal presidente Massimo Stronati, la vice Roberta Fileni e il consigliere Gilberto Gasparoni e, in questo lasso di tempo, gran parte delle energie è stata assorbita dal tentativo di riallacciare un rapporto con il colosso dell’e commerce che sembrava ormai ad un passo dal mollare le Marche. Ed in parte gli sforzi sono stati premiati. 


L’accelerata


Nelle ultime settimane, le comunicazioni tra Interporto e Scannell - lo sviluppatore del progetto - si sono intensificate e c’è stata la richiesta, da parte di quest’ultima, di un’integrazione nella documentazione riguardo alle dichiarazioni dei privati in merito al progetto.

Segno che la trattativa va avanti. I tasselli sono ormai tutti al loro posto: manca soltanto la stipula del contratto tra Amazon e Scannell prima, e quello (da 6 milioni di euro) tra Scannell ed Interporto poi. A quel punto, la Bassa Vallesina potrà contare su un polo logistico da oltre 66mila mq ed un’aspettativa occupazionale di oltre mille unità. Il progetto di variante prevede infatti la realizzazione di magazzini di varie tipologie dimensionali per diversificare l’offerta, con capacità minima di mq 275 e massima di circa 66.250 mq con altezza pari a 15 m per tutti i comparti, tranne che per il comparto 2 dove le specifiche esigenze dell’operatore finale hanno richiesto un’altezza maggiore. Ed è proprio lì il cuore del progetto di variante, che prevede un iniziale intervento edificatorio del polo logistico del comparto 2 per una superficie di circa 66.250 mq. 


Il progetto


È prevista inoltre la realizzazione di un’area recintata con viabilità carrabile interna composta da tre corsie con 205 posti di stazionamento camion e con spazi dedicati per il carico e lo scarico dei camion. Le superfici esterne all’area recitata saranno prevalentemente adibite a parcheggio e consistono in due spazi di fermata per autobus, dotati di pensiline, 1331 posti auto compresi 63 posti per disabili. Un progetto che rivoluzionerebbe il volto dell’interporto, per buona parte cattedrale nel deserto. Ma nell’attesa di capire se la prospettiva di chiudere la partita con Amazon entro l’anno si concretizzerà, il cda di Interporto non è rimasto con le mani in mano e ha iniziato a riprogettare le attività della struttura. «La nostra mission - detta la linea Stronati - è quella di fare trasporto intermodale a servizio del territorio e delle imprese e siamo certi che le istituzioni coglieranno le opportunità di sviluppo che l’Interporto è capace di attivare, agevolando l’insediamento di player economici di rilievo. Questo significa che dovremmo tornare ad essere attrattivi verso tutti gli operatori economici e non solo verso Amazon». Al momento ci sono diverse spedizioni a mezzo treno, anche verso il porto di Rotterdam. L’attuale intermodalità viene svolta dalle 10 imprese già operanti nell’area Interporto, dando lavoro ad oltre 300 addetti tra diretti e indiretti. E la movimentazione delle merci viene garantita da oltre 300 coppie di treni annui che dal prossimo gennaio saranno destinati a crescere fino ad arrivare a 900. Un’infrastruttura con l’ambizione di diventare una base logistica per collegare l’Italia centrale all’Europa. Amazon permettendo.

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