Inquinamento, c'è chi sta peggio: le Marche respirano, nessuna città “fuorilegge” nel rapporto “Mal'aria”

Inquinamento, c'è chi sta peggio: le Marche respirano, nessuna città “fuorilegge” nel rapporto “Mal'aria”
Inquinamento, c'è chi sta peggio: le Marche respirano, nessuna città “fuorilegge” nel rapporto “Mal'aria”
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 31 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13:09

ANCONA - Nessun capoluogo marchigiano figura tra le 29 città sonoramente bocciate dal report Mal’Aria di Legambiente sull’inquinamento atmosferico in Italia nel 2022. Si tratta di una lista di comuni (su un totale di 95 disponibili per l’elaborazione dei dati) dove nel corso dell’anno passato almeno una centralina di rilevamento è andata oltre il limite di legge dei 35 giorni di sforamento consentiti per i valori delle Pm10. 

Torino in fondo

Una classifica negativa guidata da Torino (Grassi) con 98 giorni oltre i limiti, seguita da Milano (Senato) con 84, e Asti (Baussano) con 79, nella quale appunto le nostre quattro città capoluogo censite (Ancona, Ascoli, Macerata e Pesaro) non hanno il dis-onore di figurare. 
E non ci sono capoluoghi marchigiani nemmeno tra le 10 città italiane più inquinate da polveri sottili Pm 10 nel 2022 (classifica basata sulla media annuale e guidata da Milano, Torino e Cremona) e tra le 12 più inquinate da biossido di azoto (NO2), che vede ancora Milano in testa.
Insomma, le Marche escono dall’edizione 2023 di Mal’Aria con un’immagine tutto sommato non oscurata da tracce di smog troppo ingombranti, E nella classifica delle Pm2.5 (un tipo di particelle inquinanti ancora più sottili delle Pm10) Macerata (con 9 microgrammi al metro cubo) figura tra le città virtuose, insieme ad altre del centro come Viterbo, Grosseto, Livorno e molti capoluoghi del meridione.

Macerata è già sotto il limite 10 µg/mc stabilito per il 2030, ma non figura le città più virtuose (soltanto 2, Catanzaro e Crotone) già ora in linea con i limiti raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (5 µg/mc). L’obiettivo, per le città più o meno inquinate, deve essere la riduzione delle emissioni delle polveri sottili, con percentuali di miglioramento stimate nel report di Legambiente. Per raggiungere i valori raccomandati dall’Oms Macerata deve abbattere le sue concentrazioni di Pm2.5 del 44%. Anche per il biossido d’azoto Macerata, con 14 microgrammi per metro cubo è tra le città che più si avvicinano al limite Oms (concentrazione minore o uguale a 10 µg/mc). Per il Pm10, invece sono solo 23 su 95 (il 24% del totale) le città che non hanno superato la soglia di 20 µg/mc; 72 comuni sarebbero dunque fuorilegge. 

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